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La Cina lancia la missione più lunga con equipaggio per la costruzione di una stazione spaziale

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di Claudio Pasqua

Il 25 aprile, precisamente alle 14:58 ora italiana, è stato effettuato il lancio di una capsula Shenzhou 18 a bordo di un razzo Lunga Marcia 2F dal Jiuquan Satellite Launch Center. Questa missione, diretta verso la Stazione Spaziale Cinese Tiangong, trasporta tre taikonauti. Al loro arrivo, essi incontreranno i membri della missione Shenzhou 17, che faranno ritorno sulla Terra il 30 aprile dopo aver passato le consegne.

Nonostante sia etichettata come Shenzhou 18, questa rappresenta la tredicesima missione con equipaggio umano del programma spaziale cinese, che inizialmente negli anni 2000 includeva missioni non abitate.

I componenti dell’equipaggio, Ye Guangfu, Li Cong e Li Guangsu, sono stati rivelati solamente il giorno prima del lancio, il 24 aprile. Ye Guangfu, che ha già un’esperienza spaziale con la missione Shenzhou 13 tra il 2021 e il 2022, ne è il comandante. Questo è il secondo volo per lui, mentre i suoi colleghi stanno vivendo la loro prima esperienza spaziale e provengono dalla terza generazione di astronauti cinesi selezionati, tutti nati dopo il 1980. La loro capsula si aggancerà al modulo Thiane della stazione spaziale dopo un viaggio di 6,5 ore.

Durante i sei mesi di permanenza previsti sulla Tiangong fino a settembre, l’equipaggio della Shenzhou 18 si dedicherà principalmente a esperimenti scientifici e a compiere attività extraveicolari, il cui numero esatto non è stato specificato.

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Spazzatura spaziale 

Recentemente è emerso che un frammento di detrito spaziale, la cui origine non è stata precisata, ha impattato uno dei pannelli solari del modulo Tianhe, causando una riduzione nella produzione di energia elettrica. Nonostante questo contrattempo, la seconda attività extraveicolare (EVA), svolta il primo marzo, è stata considerata un successo per aver affrontato efficacemente il problema causato dai detriti.

Per anni, la Stazione Spaziale Internazionale ha affrontato danni minori ma continui a causa dei detriti spaziali. Attualmente, la Space Force americana stima che ci siano più di 43.000 detriti spaziali in orbita, oltre a quasi 8.000 satelliti attivi.

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