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Superstizione: davvero c’è ancora chi crede al malocchio?

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È incredibile ma vero: ancora oggi molti credono nella superstizione del malocchio, ovvero nella capacità di alcune persone di lanciare maledizioni che possono avere effetti negativi sulle loro vittime. Secondo un’analisi pubblicata sulla rivista Plos One, il 40% della popolazione mondiale crede che ci siano individui con uno sguardo che ha un potere malefico, basata su sondaggi e interviste telefoniche condotte in 95 Paesi e territori, ad eccezione della Cina, India e altri Paesi dell’Estremo Oriente, così come parte dell’Africa Centro-meridionale.

La superstizione fa parte della cultura umana fin dall’antichità. Si tratta di credenze irrazionali riguardanti forze supernaturali che influenzano la vita quotidiana, come il malocchio, la scaramanzia, il fascino. Soprattutto nelle culture mediterranee, la superstizione è ancora molto diffusa, anche se sempre più spesso gli individui cercano di guardare alla realtà in modo più razionale evitando di incappare in queste credenze.

C’è ancora chi crede al malocchio?

Il malocchio è la più famosa superstizione legata alla sfortuna, ovvero la credenza che una persona danneggi le altre solo guardandole. Questa credenza è molto diffusa in Italia e in alcune altre nazioni, a tal punto che ci sono rimedi specifici per prevenirlo. Uno di questi rimedi è la cosiddetta “corniola”, una piccola pietra dura di colore rosso. Si crede che la corniola abbia la capacità di allontanare tutte le vibrazioni negative, comprese quelle legate al malocchio.

Ma davvero il malocchio esiste? La risposta è no, non c’è alcuna prova scientifica che confermi l’esistenza di questo fenomeno. Il malocchio è semplicemente una superstizione, un modo per spiegare ciò che non si capisce. Nonostante ciò, non bisogna ignorare l’importanza della cultura popolare e delle tradizioni che ne derivano, anche se non trovano riscontro nella realtà.

La scaramanzia: ancora diffusa?

La scaramanzia è un’altra forma di superstizione molto diffusa anche oggigiorno. Ci sono centinaia di pratiche legate alla scaramanzia: ad esempio, evitare di passare sotto una scala o di sedersi al tavolo con tredici persone. Alcune di queste pratiche hanno origini antiche e sono nate per proteggere le persone dal pericolo, come il voler evitare di camminare sotto una scala per evitare il rischio che gli oggetti possano cadere sulla testa. Tuttavia, altre pratiche sembrano privi di un fondamento logico.

Nonostante ciò, la scaramanzia ancora persiste in molte culture. Alcune di queste pratiche sono così radicate nella cultura popolare che alcune persone le seguono ancora senza rendersi conto che sono semplici superstizioni. La scaramanzia, però, può anche assumere un aspetto divertente e scherzoso, come il classico gesto di toccare ferro o di fare il segno del corno per allontanare la sfortuna.

Il fascino: una credenza pericolosa

Il fascino è la credenza che le persone abbiano la capacità di causare danni agli altri attraverso un incantesimo o un rituale magico. Questa superstizione, pur essendo meno diffusa rispetto al malocchio e alla scaramanzia, rimane pericolosa. Infatti, spesso il fascino è usato in modo distorto per giustificare persecuzioni o violenze nei confronti di persone considerate responsabili di sfortuna o di maledizioni.

Il fascino, come altre forme di superstizione, non è basato su alcun fondamento logico e scientifico. Tuttavia, questa credenza può influenzare il comportamento di alcune persone, portandole a giudicare gli altri in modo negativo e a giustificare comportamenti violenti.

In Svezia non ci cascano

In Svezia, la credenza nel malocchio è molto bassa, con solo il 9% della popolazione che ci crede. In altri Paesi, come la Tunisia, la percentuale raggiunge il 90%. In Europa, la credenza è generalmente bassa, ma in Portogallo circa il 40% della popolazione ci crede. Nelle società più chiuse e conservative, la credenza è più diffusa, mentre tra i ceti benestanti e le persone istruite è meno comune. Lo studio rileva che le società caratterizzate da un basso livello di innovazione sono anche le più vulnerabili alla credenza nel malocchio.

La lotta alla superstizione

Nonostante molte persone ancora credano alle superstizioni, ci sono sempre più iniziative per combattere questa forma di irrazionalità. Ad esempio, molti esperti di psicologia e di antropologia promuovono la diffusione di una cultura della razionalità, basata sul ragionamento logico e sulla ricerca scientifica. In questo modo, si vuole favorire la diffusione di una mentalità critica e razionale, che permette di valutare in modo obiettivo le credenze e le opinioni.

Inoltre, alcune organizzazioni non governative lavorano per diffondere il rispetto della diversità culturale e la valorizzazione delle tradizioni popolari in modo consapevole, senza lasciarsi influenzare da umori e paure irrazionali. In questo modo, si vuole promuovere una cultura della tolleranza e dell’integrazione, capace di unire le persone senza pregiudizi o discriminazioni.

La superstizione è  dunque ancora diffusa in molte parti del mondo e può influenzare il comportamento delle persone in modo grave e pericoloso. Tuttavia, ci sono sempre più iniziative per combattere questa forma di irrazionalità e per promuovere una cultura della razionalità, della tolleranza e dell’integrazione. È importante ed educativo cercare di capire la logica che c’è dietro le credenze popolari e le tradizioni senza giudicare o deridere coloro che le seguono. L’importante è fare in modo che non vadano ad influire negativamente sulle relazioni umane ed evitare che queste credenze limitino le possibilità di sviluppo degli individui, impedendo loro di guardare al futuro con un’ottica positiva e razionale.

Approfondimenti

1. “Superstitious, magical, and paranormal beliefs: An integrative model“, Marjaana Lindeman, Kia Aarnio –  https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0092656606000869

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