Perché soffriamo tutti, chi più chi meno, della sindrome dell’impostore? E davvero è sempre qualcosa di negativo? Come abbiamo finito per convincerci di poter “manifestare” il nostro destino con il semplice potere della mente? E come mai pensiamo che il moto retrogrado di Mercurio possa condizionare la nostra vita?
In questo brillante saggio, Amanda Montell, linguista e scrittrice americana già nota per libri come Wordslut e Cultish, esplora queste e altre domande con una combinazione di umorismo, acume e una buona dose di cultura pop, portando il lettore in un viaggio attraverso le trappole del pensiero moderno.
Il concetto di “Overthinking Magico”
Nel suo libro “Scusa, ho mercurio retrogrado” (titolo inglese “The Age of Magical Overthinking: Notes on Modern Irrationality”), Montell esplora come i bias cognitivi e le false credenze siano diventati sempre più radicati nella nostra società contemporanea.
Definisce il “pensiero magico” come la convinzione che i nostri pensieri possano influenzare eventi esterni, una pratica che risale a tempi antichi ma che oggi si manifesta in forme particolarmente amplificate dalla sovrabbondanza di informazioni, dalle dinamiche dei social media e da una cultura che promuove l’autosufficienza estrema e la ricerca incessante del successo personale.
Montell sottolinea come questo tipo di pensiero, sebbene spesso radicato in tentativi di riprendere il controllo su una realtà percepita come caotica e imprevedibile, rischi di portarci a fraintendere il mondo e a rimanere bloccati in schemi di pensiero non produttivi. Dai tentativi di manifestare la ricchezza al pensare di poter evitare malattie con la sola forza della positività, questi comportamenti riflettono il nostro bisogno di sentirci in controllo, ma possono diventare dannosi quando ci impediscono di affrontare la realtà.
Un viaggio tra bias cognitivi e cultura pop
Uno dei punti di forza del libro è il modo in cui Montell collega i bias cognitivi a fenomeni culturali attuali e facilmente riconoscibili. Ad esempio, esplora l'”effetto alone” che porta molte persone a idolatrare celebrità come Taylor Swift, vedendole come figure perfette, ma anche ad odiarle ferocemente quando deludono le aspettative che noi stessi abbiamo creato. Questo stesso effetto è alla base del modo in cui percepiamo i leader carismatici, i guru spirituali e persino i “coach” che promettono di aiutarci a migliorare la nostra vita.
Un altro bias esplorato da Montell è la “fallacia dei costi irrecuperabili”, che ci porta a investire tempo ed energie in relazioni, progetti o abitudini che sappiamo essere dannosi solo perché abbiamo già speso troppo per lasciarli andare. Attraverso esempi che vanno dai rapporti sentimentali alle carriere infelici, Montell invita i lettori a riflettere su quanto spesso questo bias influenzi le loro decisioni e a considerare la possibilità di trovare un’uscita sana e costruttiva da situazioni che non fanno altro che avvelenare il nostro benessere.
Humor e riflessioni per decifrare la complessità
La forza di quest’opera sta nel tono con cui Montell affronta temi complessi. Il suo stile è brillante, leggero e spesso divertente, capace di trasformare anche le riflessioni più oscure in momenti di intrattenimento e introspezione. Le sue osservazioni sono intervallate da aneddoti personali che rendono il libro quasi una conversazione con una vecchia amica, e questa scelta stilistica è stata apprezzata dai lettori che hanno trovato il libro una lettura stimolante e piacevole.
Montell non pretende di offrire soluzioni definitive o di trasformare il suo libro in un manuale di auto-aiuto. Piuttosto, incoraggia i lettori a guardare dentro se stessi con più compassione e meno giudizio, accettando la nostra naturale tendenza a cercare risposte semplici a problemi complessi. Non c’è una condanna delle forme di pensiero irrazionale, ma piuttosto un invito a comprendere le motivazioni che ci spingono verso di esse e a trovare modi più sani per gestire la complessità della vita moderna.
“Scusa, ho Mercurio retrogrado”: tra ironia e verità
Un esempio perfetto dell’approccio di Montell è il capitolo che affronta la diffusione di credenze come l’influenza di Mercurio retrogrado, diventato ormai un meme culturale. Se da un lato la scrittrice ne riconosce l’ironia, dall’altro ne evidenzia anche l’aspetto serio: il nostro desiderio di attribuire le difficoltà quotidiane a fenomeni esterni incontrollabili come i movimenti dei pianeti riflette un bisogno di trovare ordine e significato in un mondo altrimenti imprevedibile. È questo mix di umorismo e profondità che rende il libro una lettura accessibile e coinvolgente, capace di farci riflettere senza farci sentire giudicati.
È un libro che riesce a trattare argomenti complessi con leggerezza e profondità, alternando riflessioni serie a momenti di puro intrattenimento. Amanda Montell offre una guida brillante e accessibile per chi desidera comprendere meglio i meccanismi della mente umana nell’era dell’informazione e della disinformazione. La sua abilità nel connettere concetti psicologici a elementi di cultura pop, unita a una scrittura ironica e acuta, rende questo libro un must per chiunque voglia fare luce sui propri schemi di pensiero e trovare un po’ di serenità nel caos del mondo moderno.
Consigliato a chi ama la psicologia sociale, la critica culturale e a chiunque senta il bisogno di ridere di sé stesso mentre impara qualcosa di nuovo. Montell ci offre un ritratto della modernità che è al tempo stesso inquietante e rassicurante, invitandoci a guardare con più chiarezza e meno ansia i meccanismi invisibili che influenzano le nostre scelte quotidiane.
Scusa, ho mercurio retrogrado. Viaggio nell’era del pensiero magico
di AMANDA MONTELL
Amanda Montell è un’autrice e podcaster di Los Angeles.
“Scusa, ho mercurio retrogrado” (titolo inglese “The Age of Magical Overthinking: Notes on Modern Irrationality”) è il suo terzo libro ed è entrato immediatamente nella classifica dei bestseller del New York Times e in quella degli Indie Bestseller. I precedenti libri Cultish e Wordslut sono stati successi tradotti in numerose lingue.
Il suo podcast Sounds Like A Cult è stato nominato miglior podcast del 2022 da Vulture, Esquire e Marie Claire e ha vinto il premio Heart Radio Award 2023 come miglior emergente, mentre nel maggio 2024 ha lanciato il suo ultimo podcast, Magical Overthinkers. Laureata in linguistica alla NYU, Montell ha scritto su New York Times, The Guardian, Esquire, Harper’s Bazaar e diverse altre testate.
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