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Primo Aprile 2024, il Dies Mirabilis della Fisica

Primo Aprile 2024, il Dies Mirabilis della Fisica

Il primo di aprile del 2024 ha segnato una delle rivoluzioni più importanti all’interno del mondo della fisica. Un verso e proprio dies mirabilis, dopo il forse più famoso, ma non per molto, annus mirabilis di Albert Einstein.

Un team di ricercatori di Harvard ha infatti pubblicato un articolo in cui dichiara aver ideato una teoria in grado di unificare le quattro forze fondamentali della fisica.

Il titolo dell’articolo è “Engineered Graviton Condensates in a Room-Temperature Superconductor for a Unified Quantum Fibonacci Field Theory”, comparso il primo aprile 2024 su Arxiv, una piattaforma su cui vengono pubblicati in prima battuta gli articoli, prima di essere sottoposti al processo di revisione.

I ricercatori riportano di aver utilizzato un materiale che diventa superconduttore [1] a temperatura e pressione ambiente, per creare un condensato di gravitoni, le particelle che mediano la forza di gravità.

Il team di studiosi di Harvard è infatti riuscito a dimostrare che, tramite gli effetti di coerenza quantistica all’interno del condensato di gravitoni, un gran numero di gravitoni che a temperature vicino allo zero assoluto occupa lo stesso stato quantistico a energia nulla, è possibile costruire una teoria di campo [2] che unisce le quattro forze fondamentali: la forza debole (responsabile dei molti decadimenti radioattivi), la forza forte (che tiene uniti protoni e neutroni all’interno dei nuclei), la forza elettromagnetica, che ci fa cucinare sui fornelli ad induzione, e, ultima per ordine ma non per importanza, la forza di gravità, che ci tiene saldi al suolo.

La teoria di campo che ne deriva ha uno spettro di energia che rispetta la celebre successione di Fibonacci, che ancora una volta si rivela essere presente nelle strutture più intime che regolano l’universo che ci circonda. Finalmente sembra esserci una luce alla fine del lungo tunnel percorso finora alla ricerca di una teoria che potesse unificare le quattro forze.

In realtà, più che seguire la luce alla fine del tunnel, questa ricerca segue la linea di separazione delle due corsie, che, come nei cartoni animati, porta a schiantarsi contro la parete della galleria.

 

E infatti non poteva che essere un pesce d’aprile.

L’articolo è palesemente uno scherzo degli autori. Pur mantenendo lo stile serioso e asciutto di un normale testo scientifico, contiene equazioni volutamente prive di senso e, inoltre, gran parte del testo è stato generato usando Chat GPT (Chat GPT è infatti menzionata tra gli autori della pubblicazione.).

Pur essendo privo di contenuto scientifico questo articolo porta a fare due riflessioni.

Purtroppo, fino ad oggi, non si sa ancora come includere la forza di gravità all’interno di questo formalismo. La teoria di campo che descrive queste tre forze, unita al meccanismo di Higgs attraverso il quale le particelle acquisiscono massa è il famoso modello standard.

La prima è un’autocritica.

Non un’autocritica degli autori a se stessi e alla loro ricerca, ma nei confronti del mondo della ricerca scientifica in generale. Il titolo contiene molte delle “buzz words” necessarie per pubblicare su una rivista ad alto impatto.

Piccola digressione

Le riviste su cui gli articoli scientifici vengono pubblicati hanno un certo impact factor, un numero che conta il numero di citazioni che in media gli articoli che vengono pubblicati su quella rivista ricevono. In teoria una rivista con un alto impact factor è più prestigiosa di una rivista con un impact factor più basso. In pratica, però, capita spesso che si usino dei titoli con parole chiave che sono di altissimo interesse per la ricerca in quel specifico settore e che hanno la stessa funzione, seppur ridimensionata, dei titoli click bait in una qualunque testata giornalistica.

Il titolo dell’articolo in questione contiene le seguenti parole:

“graviton”(gravitone) particella di cui non esiste evidenza sperimentale, che compare in teoria non ancora ben sviluppate, o comunque su cui c’è ancora disaccordo all’interno della comunità scientifica;

“superconduttore a temperatura ambiente”, che non esiste, ma è uno dei santi Graal della scienza moderna. Consentirebbe di trasportare corrente senza perdita di energia; “Fibonacci”: è la ciliegina sulla torta. Non è una vera e propria buzz word, ma serve comunque a dare quel tocco di eleganza matematica ad una teoria di fisica.

Un altro possibile titolo avrebbe potuto essere “Topological quantum computer calculation of the entropy production of a quantum engine” (“computer quantistico topologico per il calcolo del tasso di produzione di entropia di un motore quantistico”).

Ci si può divertire a creare titoli di articoli che potrebbero apparire su riviste ad alto impact factor creando combinazioni di parole di questo tipo.

Più avanti troverete un elenco più ampio, ma senza pretese di completezza. La seconda riflessione è un avvertimento nei confronti dello scientifichese. Dicesi scientifichese, quel linguaggio che contiene termini tecnici relativi ad un certo settore (fisica, chimica, medicina etc) che vengono adoperati per costruire frasi prive di contenuti, per di più utilizzate per manipolare l’opinione di chi non è un esperto del settore.

Lo scientifichese è il linguaggio utilizzato per la diffusione di fake news e nelle teorie complottistiche come “no vax”, terrapiattismo etc. Il linguaggio scientifico è per necessita conciso e tecnico, e serve per facilitare la comunicazione tra esperti. Il rovescio della medaglia è che questo stesso linguaggio è facilmente utilizzabile con intenti manipolatori.

Questa è un’epoca in cui il progresso scientifico e tecnologico hanno un grosso peso sociale e politico, ed è importante distinguere lo scientifichese, dal linguaggio scientifico vero e proprio, e mantenere la guardia alta, cercando di non abboccare all’amo della cattiva comunicazione scientifica. Quindi no, non è vero che il primo aprile è stato un dies mirabilis della fisica, così come non è vero che è possibile usare un condensato di gravitoni (anche perché non esiste) per unificare le forze fondamentali in una teoria di campo di Fibonacci (sic!).

Quello che è vero è che quest’articolo scritto da fisici per fare uno scherzo ad altri fisici è, oltre che a un semplice scherzo, un monito a diffidare degli esperti, a stare in guardia contro i millantatori di verità di assolute. Il metodo scientifico, è più di una sequenza ordinata di operazioni volte a confermare o confutare una teoria. È un’attitudine di pensiero. Consiste nell’accettare l’incertezza, accettare di avere un limitato livello di conoscenza di un determinato fenomeno, o di un certo avvenimento o qualsiasi altra cosa, e procedere criticamente ad investigare i rapporti di causa-effetto che esistono tra gli elementi che conosciamo. Si può pensare in maniera scientifica anche senza essere scienziati, così come si può diventare scienziati (e forse questo è lo scenario più pericoloso, ma anche più raro) senza riuscire a pensare in maniera scientifica, e il condensato di gravitoni scoperto dagli autori dell’articolo serve a ricordarci proprio questo.

 

Raffaele Mazzilli

NOTE

[1] Superconduttore: un materiale capace di condurre corrente elettrica senza perdita di energia.
[2] Teoria di campo: un formalismo matematico con cui i fisici riescono a descrivere le interazioni tra le particelle che agiscono tramite la forza elettrodebole e quella forte. Purtroppo, fino ad oggi, non si sa ancora come includere la forza di gravità all’interno di questo formalismo. La teoria di campo che descrive queste tre forze, unita al meccanismo di Higgs attraverso il quale le particelle acquisiscono massa è il famoso modello standard.

 

 

 

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