Neuroscienze

Lesioni midollari e prevenzione: tutto quello che è necessario sapere

lesioni midollari

Quando si parla di lesioni midollari, è fondamentale prestare la dovuta attenzione alla prevenzione. Ne parliamo con Villa Regina Arco, realtà specializzata in lesioni midollari riabilitazione che garantisce servizi sanitari all’avanguardia: una casa di cura operativa dall’inizio degli anni ’30 del secolo scorso sempre impegnata nella ricerca del benessere dei propri ospiti.

Cosa sono le lesioni midollari

Le lesioni al midollo possono determinare un’alterazione della capacità sensoriale o una perdita della funzione motoria di entità variabile in base alla parte del corpo in cui il danno avviene. I danni al midollo costituiscono la più diffusa causa di disabilità tra i giovani sotto i 40 anni: cadute o incidenti, infatti, possono originare traumi alla colonna vertebrale che rischiano di riflettersi in modo grave sulle condizioni del midollo spinale. Nel nostro Paese al giorno d’oggi si contano più o meno 70mila persone che hanno a che fare con una lesione midollare. Nell’86% dei casi sono interessati soggetti tra i 10 e i 40 anni di età, e tra i ragazzi nel range tra i 20 e i 30 anni si registra un picco del 40%. Ogni anno quasi 2mila persone riportano un trauma simile.

Cos’è il midollo spinale

Il compito del midollo spinale consiste nel raccogliere gli stimoli ambientali in modo che possano essere trasmessi alla corteccia cerebrale, la quale poi elabora le diverse informazioni di tipo sensitivo: la posizione del corpo, la temperatura, il contatto, la pressione, il dolore, e così via. Tali informazioni vengono trasmesse verso la periferia. Il midollo spinale è situato nel canale vertebrale e appartiene al sistema nervoso. Da esso dipendono anche le informazioni di tipo motorio, vale a dire tutte le informazioni grazie a cui è possibile effettuare o arrestare i movimenti attraverso la contrazione e il rilassamento dei muscoli. Il midollo spinale è molto importante anche perché comprende gli elementi del sistema nervoso autonomo da cui dipende la regolazione della frequenza cardiaca, della funzione sessuale, della funzione intestinale e della funzione vescicale.

La tetraplegia

Nel caso in cui si verifichi una lesione del midollo in corrispondenza del tratto cervicale, la conseguenza che ne deriva è la tetraplegia, che comporta la paralisi sia delle braccia che delle gambe. Se a essere lesionate sono anche le prime vertebre cervicali, a essere paralizzati sono perfino i muscoli respiratori. Una lesione di questo tipo, come si può intuire, è in grado di arrecare danni molto ingenti, sotto forma di alterazioni della pressione arteriosa e della temperatura, ma anche disturbi della funzione sessuale, di quella intestinale e di quella vescicale.

La prevenzione

Ma che cosa si può fare in concreto per prevenire i danni al midollo? Si tratta, in sostanza, di mettere in atto tutte quelle precauzioni che servono a impedire il verificarsi di incidenti in grado di mettere a repentaglio la salute della colonna vertebrale. Si parla a tal proposito di prevenzione primaria: per esempio, quando si fa motocross o quando si pratica equitazione è necessario impiegare un collare o un busto. In auto, invece, è fondamentale sfruttare le barre laterali e gli air bag, che sono misure di protezione molto preziose.

La prevenzione primaria e la prevenzione secondaria

Nel novero delle azioni che rientrano nella prevenzione primaria ci sono anche l’utilizzo del casco integrale in moto e delle cinture di sicurezza in auto e il rispetto dei limiti di velocità quando si circola in strada. Altrettanto importante è la prevenzione secondaria, che riguarda le tecniche di soccorso che devono essere praticate nei confronti dei soggetti che hanno patito una lesione del midollo spinale.

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