Le città italiane sono costellate da curiosi oggetti disposti sui marciapiedi, nei giardini e persino sui gradini delle abitazioni: bottiglie d’acqua trasparenti, spesso con tappi di diversi colori. Queste bottiglie non sono dimenticate o abbandonate, ma sono posizionate volutamente con un obiettivo preciso: scoraggiare i gatti dal fare pipì in quei punti. Ma da dove nasce questa pratica? E, soprattutto, funziona davvero?
Chiunque abbia mai avuto un cane e un gatto in casa sa bene che la convinzione che le bottiglie di plastica trasparente o no, piene d’acqua, allontanino gli animali è del tutto infondata.
Chi ha avuto un cane non ancora addestrato a fare i bisogni all’aperto sa che questi animali urineranno ovunque ne sentano il bisogno, e non è raro trovare grandi pozze di urina vicino alle bottiglie d’acqua lasciate nel ripostiglio.
Le Origini del Mito della Bottiglia contro cani e gatti
Il mito delle bottiglie d’acqua come deterrente per cani e gatti risalirebbe a un Pesce d’Aprile degli anni ’80. L’influencer e giardiniere neozelandese Eion Alexander Scarrow, una personalità molto amata, dichiarò scherzosamente che “rotolare bottiglie d’acqua sui prati” avrebbe allontanato gli animali che vi urinavano. Anni dopo, Scarrow confessò che si trattava di uno scherzo.
Nonostante nessuno dovrebbe prendere sul serio quello che un influencer dice il primo di aprile, in Giappone bastò per creare i “Nekoyoke,” descritti all’epoca come una specialità di Osaka.
Da quel momento anche in America la stampa iniziò a riportare l’uso delle “bottiglie che allontanano i cani, e la cosa si diffuse rapidamente nel resto del mondo, compreso in Italia.
La leggenda delle bottiglie d’acqua come deterrente per i gatti ha radici profonde e non ben documentate, ma sembra avere origini popolari e casalinghe, tramandate di bocca in bocca nel corso degli anni. Alcuni sostengono che questa usanza derivi dalla convinzione che i gatti, essendo animali molto sensibili agli stimoli visivi e riflessi, evitino le zone in cui vedono riflessi di luce nell’acqua. Altri ipotizzano che l’idea possa essere nata osservando i gatti evitare le pozzanghere d’acqua, e quindi sia stata estesa erroneamente alle bottiglie d’acqua.
La Fisica e l’Effetto Ottico
Secondo questa credenza, le bottiglie d’acqua funzionerebbero perché riflettono la luce del sole, creando giochi di luce che spaventano o confondono i gatti, dissuadendoli dall’avvicinarsi. In effetti, i gatti sono notoriamente attenti ai cambiamenti visivi e possono essere disturbati da riflessi o movimenti improvvisi. Tuttavia, la scienza non ha fornito prove concrete che questi riflessi siano sufficienti a influenzare il comportamento urinario dei gatti.
Cosa Dice la Scienza?
Finora, non esistono studi scientifici rigorosi che abbiano confermato l’efficacia delle bottiglie d’acqua come metodo per prevenire le marcature urinarie dei gatti. I comportamenti degli animali domestici sono influenzati da una varietà di fattori, tra cui il territorio, le abitudini, e l’ambiente circostante. Gli esperti di comportamento animale suggeriscono che i gatti marcano il territorio per comunicare con altri gatti, soprattutto in aree dove percepiscono la presenza di altri felini.
Metodi più efficaci per scoraggiare i gatti dal fare pipì in determinate aree includono l’uso di repellenti commerciali specifici, la modifica dell’ambiente per renderlo meno attraente o confortevole per i gatti, o addirittura l’adozione di strategie di addestramento positivo.
Perché esistono queste leggende metropolitane?
Le leggende metropolitane spesso sopravvivono perché offrono soluzioni semplici a problemi complessi. In questo caso, posizionare una bottiglia d’acqua è un metodo facile ed economico, che non richiede particolari conoscenze né grandi sforzi. Inoltre, la diffusione di tali pratiche è spesso alimentata da testimonianze aneddotiche e dall’effetto placebo: se qualcuno crede fermamente che funzioni, è più probabile che percepisca un miglioramento anche in assenza di una vera efficacia.
Mauro
5 mesi agoIl problema in realtà dimostra solo quanto testardi siano gli ignoranti: ho visto mille volte bottiglie su cui cani e gatti avevano pisciato (quindi altro che repellenza!) e nonostante questo le persone continuavano a riposizionarle nello stesso posto, come se prima avessero funzionato (cosa che la realtà, come detto, dimostrava senza ombra di dubbio falsa).