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Divulgare la scienza con i social media: è proprio così facile?

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Al giorno d’oggi comunicare la scienza può sembrare facile. I social media offrono immense opportunità. Ma per fare una corretta divulgazione sono necessarie strutture apposite e persone competenti. Per capirne di più abbiamo raccolto il parere del Capo Ufficio stampa del CNR, Dott. Marco Ferrazzoli.

 

Buongiorno Dott. Ferrazzoli, ci potrebbe raccontare un po’ di lei e del suo lavoro?

Io sono un giornalista laureato in storia delle religioni, quindi di formazione umanistica, che 15 anni fa si è avvicinato al CNR e alla comunicazione della ricerca scientifica in modo abbastanza casuale. Da allora questo è diventato il mio lavoro quotidiano, al quale da 5 anni affianco quello di docente di divulgazione all’Università di Roma Tor Vergata.

 

Lei è Capo Ufficio stampa del CNR. Cos’è un ufficio stampa e che ruolo ha in un ente di ricerca come il CNR?

Il ruolo dell’ufficio stampa in un Ente di ricerca pubblico come il CNR è fondamentale, come lo è in generale quello degli uffici stampa delle pubbliche amministrazioni. Questo grazie ad una legge entrata in vigore nel 2000 proprio con lo scopo di valorizzare il ruolo della comunicazione e dell’informazione pubblica.

 

Qual è la differenza fra la comunicazione e la divulgazione scientifica?

Rispetto alla comunicazione generica, la divulgazione scientifica ha alcune caratteristiche coerenti e alcune specifiche. Quelle coerenti sono, o almeno dovrebbero essere, la correttezza e completezza dell’informazione,che è un dovere deontologico di qualunque giornalista, per esempio effettuando rigorosamente il riscontro delle fonti e la verifica della loro autorevolezza. Quelle specifiche sono relative alla complessità degli argomenti trattati e alla scarsissima alfabetizzazione scientifica italiana, che tocca anche gli operatori dei mass media. Il lavoro di un ufficio stampa di un ente pubblico di ricerca diventa quindi essenziale per rispettare da un lato la correttezza dei contenuti e dall’altro la loro accessibilità e comprensibilità.

 

Al giorno d’oggi, quanto è importante divulgare la scienza in modo corretto?

La biblioteca Centrale "G. Marconi" del CNR.
La biblioteca Centrale “G. Marconi” del CNR, attiva dal 1927.

Il ruolo di chi divulga e comunica la ricerca scientifica cercando di farlo in modo corretto, completo e comprensibile è oggi ancora più importante di prima. Come è fin troppo noto, il web 2.0 e in particolare i social network diffondono molte notizie non verificate e, a volte, totalmente false. Altre volte invece le notizie vengono, intenzionalmente o meno, deformate: si parte da uno spunto iniziale corretto per giungere a una serie di conclusioni errate, e questo è ancor più pericoloso e grave. Non solo e non tanto per l’infrazione alle norme deontologiche della buona informazione cui accennavo prima, ma soprattutto perché diffonde nella cittadinanza convinzioni infondate o imprecise che incidono nella vita di tutti i giorni e nelle nostre scelte, anche le più rilevanti.

 

Come si fa ad accendere l’interesse delle persone se si vuole divulgare scienza?

L’interesse delle persone dipende da molti aspetti, uno è quello dell’utilità pratica presunta o reale della ricerca che viene comunicata. C’è però anche un interesse relativo alla bellezza, al fascino della notizia che si pubblica. Per esempio, la fisica offre molti spunti interessanti in questo senso, essendo una disciplina di carattere fortemente teorico ed estremamente complessa che, nonostante o forse proprio grazie a ciò, riesce spesso a catturare l’attenzione dei pubblici e a riscuotere un grande successo.

 

Quali media utilizza l’Ufficio Stampa del CNR per divulgare scienza?

L’Ufficio stampa del CNR cerca di utilizzare al meglio tutti i media disponibili, in primo luogo i comunicati stampa, poi il magazine on line Almanacco della Scienza, la CNR WEB TV, il portale cnr.it ed i social. Tutto questo grazie alle attività dell’Ufficio e alla collaborazione con gruppi di lavoro dedicati.

 

Che contenuti hanno e a chi sono rivolti i comunicati stampa del CNR?

I contenuti prodotti dall’Ufficio stampa CNR, e i comunicati stampa in particolare, sono rivolti in prima istanza agli operatori dei media e ai colleghi giornalisti. Ma, più in generale, sono ‘tagliati’ in modo divulgativo per raggiungere qualunque utente, di qualunque formazione e livello culturale.

 

Cos’è l’Almanacco della Scienza del CNR e a chi è rivolto?

L’Almanacco della Scienza è il nostro web magazine ed è rivolto a un pubblico generalista, anche senza alcuna preparazione specifica sui temi scientifici. Direi anzi che la nostra ambizione è quella di raggiungere soprattutto le persone di questo target, in particolare i ragazzi. È una vera e propria rivista online di divulgazione scientifica a 360 gradi, all’interno della quale trovano spazio i contibuti dei ricercatori sul tema oggetto del focus monografico, news sugli avanzamenti scientifici e tecnologici, interviste, recensioni, video.

 

La WebTV del CNR.
La WebTV del CNR.

Cos’è la CNR Web TV?

La Web TV è la piattaforma dove vengono pubblicati i video prodotti dal CNR o di interesse scientifico divulgativo. Ed è supportata da uno staff che si occupa della produzione, della post produzione e della programmazione di clip e documentari relativi alle attività istituzionali del CNR. Un esempio è il video “Amplificatore Artico – Dirigibile Italia” realizzato alla stazione di ricerca CNR di Ny-Alesund, nelle Isole Svalbard, in Artico, nell’aprile dello scorso anno.

 

Come vede il futuro del CNR e del suo ufficio stampa?

Per il futuro del CNR e della Ricerca Scientifica in Italia sono e devo essere ottimista perché sempre più il futuro e lo sviluppo delle società sono legati al loro livello di innovazione, conoscenza e tecnologia. Vivendo in una società della comunicazione dell’informazione, il ruolo di chi fa il nostro mestiere costituisce una sfida sempre più impegnativa ma anche sempre più appassionante.

 

Grazie molte per l’intervista, è stata davvero molto interessante.

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fig4MFMarco Ferrazzoli è nato a Roma nel 1962. Nel 1987 si è laureato in storia delle religioni alla Sapienza di Roma, nel 2007 ha conseguito un Master di primo livello in Psicologia di consultazione presso l’Università Europea di Roma e nel 2017 un Master di secondo livello con lode in Comunicazione istituzionale presso l’Università di Roma Tor Vergata. Dal 1995 è un giornalista professionista. Attualmente è un Dirigente Tecnologo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) dove, dal 2005, ricopre il ruolo di Capo Ufficio stampa e di responsabile delle attività di informazione dell’Ente. Ha pubblicato diverse centinaia di articoli e contributi, in particolare su comunicazione istituzionale, divulgazione scientifica e analisi dei media. Dal 1996 al 2013 ha vinto una decina di premi di poesia, saggistica, giornalismo e comunicazione scientifica.

 

 

 

 

 

 

 

 

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