Medicina

La protezione dello smalto, un’arma di prevenzione per evitare l’erosione dentale

L'Importanza della cura dei denti: più di un sorriso sano

Della struttura di un dente spesso si ha una conoscenza limitata, eccetto per gli esperti in odontoiatria. Quel che vediamo quotidianamente è solo una minima parte della sua struttura, ossia la corona, mentre tutto il resto invece non è visibile.

Ciò che notiamo di un dente è proprio lo strato più esterno, che chiamiamo comunemente smalto, una barriera protettiva che dobbiamo mantenere sana nel tempo per evitare potenziali problematiche, anche gravi.

Conformazione dello smalto dentale

Lo smalto si trova a ricoprire tutta la corona dentale, con uno spessore che non è uniforme come erroneamente si crede.

E’ superiore nelle parti sottoposte a trauma, quindi al processo di masticazione, mentre va ad assottigliarsi sempre di più con l’avvicinarsi al colletto (quella porzione di dente situato tra corona e radice, intorno al quale si ha lo sviluppo del bordo gengivale).

Questa informazione non deve lasciarci sorpresi, poiché lo smalto è la parte più dura del dente, a differenza della dentina che è la parte più morbida e che, in caso di scopertura di un colletto, rischia di essere maggiormente soggetta alla formazione di carie.

Uno smalto sano rimane comunque rigido e, qualora venga sottoposto a traumi quotidiani come il normale processo di masticazione, non presenta fratture o danneggiamenti.

Questa resistenza deriva dalla sua conformazione (lo smalto è, difatti, composto da cristalli di idrossiapatite, un minerale composto da ioni calcio e ioni fosfato, sotto forma di prismi lunghi e stretti che si sovrappongono formando più strati protettivi).

E’ questa la parte su cui gli odontoiatri agiscono per i normali trattamenti di estetica dentale, come ad esempio uno sbiancamento, ma è anche la parte che rischia di cariarsi poiché, a contatto con gli acidi, questi cristalli di idrossiapatite che lo compongono tendono a sciogliersi, rimuovendo parte della barriera protettiva del dente.

Ecco perché, nonostante si ritenga una componente solida, non si può ritenere lo smalto come immutabile e resistente a prescindere; la cura di esso deve essere prioritaria, sicuramente per la sua connotazione estetica (è la parte che da una reale bellezza al dente, oltre che lucentezza), ma anche per la sua funzione protettiva su tutta la struttura del dente.

Possibili danneggiamenti dello smalto dentale

Lo smalto del dente di un bambino nasce con uno spessore importante, mentre è con il tempo e con le quotidiane azioni a cui lo sottoponiamo che rischia di iniziare a degradarsi e consumarsi, perdendo parte di questo iniziale volume.

Queste sono comuni operazioni che caratterizzano il consumo fisiologico dello smalto, da non confondere con il consumo “abnorme” che se ne fa con operazioni ripetute e per nulla salutari per la nostra dentatura, come il digrignamento inconsapevole durante le ore diurne o notturne (il bruxismo) o il loro eccessivo serramento, uno spazzolamento errato continuo o forzato, oltre all’uso di dentifici particolarmente abrasivi.

Il consumo eccessivo dello smalto dentale è una delle cause principali dei nostri problemi, in quanto più tende a degradarsi e più perderemo in lucentezza e bellezza (tipico in molte dentature presenti nell’età adulta, sicuramente più scure e con piccole mancanze).

Un danno a questa barriera può portare anche a serie problematiche su tutta la dentatura, in particolare:

  • esposizione a sbalzi termici;
  • usura dei denti;
  • esposizione all’azione dei batteri, con il rischio di infezioni che possono sfociare anche in casi di perdita di attacco dei denti, conosciuti anche con il termine di parodontopatia o parodontite.

Un altro aspetto che riguarda lo spessore dello smalto è la sua non conformità tra soggetti. Non si deve pensare che questo sia uguale per tutti, ci sono persone che presentano un livello di spessore dello smalto superiore rispetto alla media, ci sono invece soggetti che lo hanno più sottile.

Questa differenza può apparire poco importante, ma in realtà è la linea di demarcazione tra l’avere problematiche di abrasione e fratture con probabilità maggiori rispetto ad altri soggetti!

In certi casi la soluzione ideale è rappresentata dalla sostituzione dello smalto naturale con uno sintetico, pratica comune in odontoiatria, ma che deve essere implementata nei tempi giusti, senza attendere che si presenti un livello di degradazione troppo elevato (i rimedi sono più semplici, i risultati sicuramente più efficaci)!

Ecco perché, qualora si vadano a notare casi di piccole lesioni, abrasioni o addirittura spezzettamenti dello smalto in uno o più punti, la prima cosa da fare è quella di contattare il proprio odontoiatra, che può sicuramente optare per un processo di ricostruzione dello smalto perduto, ma anche puntare sul contestuale inserimento di un bite di protezione, soprattutto nel caso in cui la problematica sia generata da una prolungata azione di bruxismo, in modo da rendere gli urti meno aggressivi per i denti e per lo smalto.

Prendersi cura dello smalto dentale: alcuni semplici consigli

Attenzione ai cibi troppo acidi

Poiche è assodato che le sostanze acide sono nocive per il calcio di cui è composto il dente, bisogna sottolineare come un loro consumo esagerato possa influire negativamente sulla salute dello smalto (basti pensare al bere quotidianamente bevande gassate come la Coca Cola, ma anche i succhi di frutta o le spremute di arancia e limone).

Nel momento in cui ingeriamo queste bevande e non risciacquiamo mai i denti, si ha una precipitazione del Ph della saliva, causato dalle sostanze acide, ed uno scioglimento progressivo dello smalto (è chiaro che si tratta di un processo molto lento, però questo deve farci capire l’importanza dell’assunzione di queste bevande nel corso del tempo).

Bere molta acqua, invece, è utile non solo per lo smalto, ma anche per mantenere l’organismo sano nella sua complessità. Questo è un consiglio valido soprattutto per chi presenta problemi di secchezza della bocca. In particolar modo ne sono soggette le persone anziane e chi segue specifiche cure mediche, incluse le persone allergiche che assumono quotidianamente antistaminici.

L’importanza dell’igiene orale

L’igiene orale è fondamentale per mantenere una dentatura sana e preservare lo stato naturale dello smalto dei denti.

Per una corretta igiene orale, può essere consigliato, in base al caso specifico, di scegliere uno spazzolino elettrico al posto dei normali spazzolini in commercio, soprattutto per ridurre drasticamente lo sfregamento. Con lo spazzolino elettrico è più difficile sfregare i denti in modo da danneggiare lo strato superficiale. Questo anche perché gli spazzolini di tipo elettrico spesso contengono dei sensori in grado di avvisare quando la pressione è troppo elevata.

Un altro consiglio importante è di non superare il numero di lavaggi dei denti quotidiani: è consigliato un massimo di tre volte.

Oltre a salvaguardare lo smalto dei denti, è anche possibile rinforzarlo, tramite specifici integratori, che vanno assunti solo sotto consiglio medico o del dentista di fiducia. Sono disponibili in commercio integratori di fluoro, o di minerali di cui è composto lo smalto dentale.

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