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Google penalizzerà i testi generati da Chat GPT?

Quali sono le regole SEO per evitare penalizzazioni in seguito all'uso della intelligenza di ChatGPT

Quali sono le regole SEO per evitare penalizzazioni in seguito all’uso della intelligenza di ChatGPT 

Un portavoce di Google Search, John Mueller ha annunciato che il noto motore di ricerca penalizzerà i siti web che utilizzano testi generati da chatbot GPT (Generative Pre-trained Transformer) per aumentare il loro posizionamento SEO. In altre parole, se un testo non è stato scritto da un umano, ma piuttosto da un modello di intelligenza artificiale, Google lo classificherà come spam e lo penalizzerà in termini di posizionamento. Questo è un promemoria dell’importanza di creare contenuti autentici e originali per migliorare il proprio SEO. Gli esperti raccomandano di seguire le regole SEO esistenti per evitare la penalizzazione, come l’uso di parole chiave pertinenti e un’ottimizzazione tecnica del sito.

Google è noto per applicare politiche stringenti nel valutare la qualità dei contenuti presenti sui propri motori di ricerca. Uno dei criteri fondamentali riguarda l’effettiva utilità del testo per l’utente che ha effettuato una ricerca specifica. Uno dei metodi usati per creare contenuti di qualità sono i Chat GPT, ovvero strumenti di generazione di testi basati su logiche di intelligenza artificiale. Il dibattito sulla loro utilità e sui rischi associati da tempo anima il mondo del web.

Cos’è Chat GPT?

GPT (acronimo di Generative Pre-trained Transformer) è un algoritmo di machine learning sviluppato da OpenAI, un’azienda fondata da Elon Musk e altri specialisti del mondo dell’alta tecnologia. La prima edizione dell’algoritmo, GPT-1, è stata presentata nel 2018, seguita l’anno successivo dal GPT-2. L’idea alla base di questi strumenti è quella di sviluppare software naturalmente intuitivi, in grado di rispondere anche a domande complesse o di formulare intere frasi di senso compiuto. Gli Chat GPT sono alimentati da un’ampia serie di dati testuali e sono progettati per simulare la conversazione con un interlocutore umano.

Quali sono i vantaggi degli Chat GPT?

Uno degli obiettivi principali degli Chat GPT è fornire contenuti di qualità a una gamma più ampia di utenti. A differenza dei contenuti tradizionali, che spesso sono riservati solo a una cerchia specialistica di esperti, i Chat GPT sono capaci di essere utilizzati anche da persone che magari non conoscono i termini specifici. Questo implica un grande vantaggio per gli inserzionisti che vogliono aumentare la portata dei loro messaggi e raggiungere un pubblico più ampio.

Quali sono i rischi associati agli Chat GPT?

Nonostante le evidenti potenzialità degli Chat GPT, il loro utilizzo potrebbe comportare alcune penalizzazioni SEO. Infatti, il software così complesso potrebbe generare dei testi che, se da un lato possono essere di grande utilità, dall’altro potrebbero essere classificati come spam da Google. Se il motore di ricerca ritiene infatti che i contenuti presentati siano poco rilevanti o addirittura dannosi per gli utenti che cercano informazioni specifiche, potrebbe decidere di penalizzare il sito che li ospita, posizionandolo in fondo alla lista dei risultati di ricerca.

Come evitare di essere penalizzati da Google?

Per evitare di essere sulla lista nera di Google, è necessario rispettare alcune regole SEO fondamentali.

Il SEO è uno degli aspetti più importanti del marketing online, in quanto consente di migliorare la visibilità dei siti web sui motori di ricerca. Tuttavia, se non eseguito correttamente, può portare a penalizzazioni da parte di Google e ad una diminuzione del traffico organico. Per evitare questo, è importante seguire alcune regole SEO fondamentali.

Regola 1: Controllare quanto viene generato da GPT. Evitare di copiare e incollare senza controllare i contenuti di ChatGPT. Non sempre i contenuti generati dal Deep Learning corrispondono alla realtà. A volte vengono generati contenuti “inventati” ed erronei.

Regola 2: Evitare il keyword stuffing Il keyword stuffing è un’altra pratica comune che può portare a penalizzazioni da parte di Google. Consiste nell’inserire in modo eccessivo le parole chiave all’interno del contenuto. Il testo generato da ChatGPT è spesso ripetuto da parole chiave in maniera ossessiva. Ciò non è tollerato da Google.

In passato, questa pratica era diffusa proprio per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca, ma oggi è considerata una pratica scorretta. Per evitare il keyword stuffing, è importante utilizzare le parole chiave in modo naturale e coerente con il contenuto della pagina. Il contenuto deve essere facilmente comprensibile e di buona qualità, senza forzare l’inserimento di parole chiave.

Regola 3: Attenzione alla formula finale che ripete le affermazioni precedenti, precedendole da “in conclusioni”, “Riepilogando”, ecc. È un chiaro segnale che il testo è generato da ChatGPT, in quanto è una formula spesso utilizzata da questo programma.

Regola 4: Utilizzate ChatGPT come linea guida, evitando di copiare interi testi maggiori di 200 parole. Utilizzatelo piuttosto per strutturare il vostro argomento, per aiutarvi a renderlo più omogeneo.

Regola 5: considerate che il sistema utilizzato da ChatGPT si basa su un database che si ferma al 2021 e non ha accesso a Internet per acquisire informazioni aggiornate. Quindi, se desideri fare domande riguardanti argomenti attuali come “Chi ha vinto l’Eurovision Song Contest 2022”, non verrà fornita una risposta precisa in quanto il sistema non è in grado di fornire informazioni aggiornate a eventi che sono successi dopo il 2021. Anzi, tendenzialmente il sistema potrebbe inventare notizie non esistenti.

Chat GPT rappresenta uno strumento di grande utilità per le aziende che vogliono raggiungere un pubblico sempre più ampio. Tuttavia, è necessario fare attenzione a non cadere nella trappola di creare contenuti poco utili e dannosi per l’utente. Se si seguono scrupolosamente le regole SEO, è possibile evitare penalizzazioni e garantire un posizionamento sempre più elevato nei risultati di ricerca di Google.

 

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