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D-Orbit annuncia contratto di lancio con Aistech Space

satellite ION di D-Orbit

È un satellite costruito interamente a Fino Mornasco, a poca distanza dal Lago di Como. Ed è stato lanciato in orbita, ieri sera, da un razzo Falcon 9 della compagnia statunitense Space X.                                                                                                           Scattando dalla rampa n. 40 di Cape Canaveral alle 21.30 (ora italiana, le 15.30 ora della Florida), il lanciatore della compagnia di Elon Musk (il cui primo stadio è atterrato perfettamente in modalità autonoma alle 21,39) ha collocato in orbita un carico di ben 88 mini-satelliti.  Tra questi vi è un satellite più grande che in pratica è un “contenitore cargo” di molti mini-satelliti o Cubesat (piccoli satelliti a forma di cubo o parallelepipedo) per scopo commerciale, didattico e istituzionale.      

Una costellazione di nano satelliti
Una costellazione di nano satelliti

Chiamato ION, cioè veicolo di trasporto orbitale, è stato rilasciiato rilasciato dall’ultimo stadio del razzo Falcon 60 minuti e 33 secondi dopo la partenza da Cape Canaveral, per posizionare il suo carico utile nell’orbita corretta.                                                                                                                       ION Satellite Carrier, è un veicolo che può trasportare satelliti in orbita e rilasciarli individualmente in slot orbitali distinti; nel caso di costellazioni di satelliti, questa capacità, combinata ad un’attenta analisi e progettazione della missione, può portare a strategie di rilascio che accelerano il tempo dal lancio alle operazioni fino all’85% e riducono i costi di lancio dell’intera costellazione satellitare fino al 40%.                                    

“Realizziamo satelliti-cargo che possono ospitare a bordo vari carichi commerciali tecnologici e scientifici” – spiega Luca Rossettini, fondatore e AD della D-Orbit  “e lo facciamo sfruttando le nuove tecnologie e la miniaturizzazione dei piccoli satelliti.             

I nostri satelliti da trasporto orbitale pesano in media 300 chilogrammi, ma possono raggiungere i 500 oppure i 150, a seconda delle esigenze”.    

I satelliti costruiti a Como hanno la sigla ION (In Orbit Now), e sono a loro volta dei “portatori” di mini-satelliti : “Siamo entrati in un mercato che è decollato e ha sempre continue richieste” – aggiunge – “e quindi all’inizio abbiamo avuto coraggio e visione, abbiamo investito e ora ne raccogliamo i risultati. I costi?  Ad esempio: fino a 350mila euro per un cliente che intende inviare in orbita il proprio CubeSat 3U. Con un ritorno poi in termini di ricadute con una cifra assai maggiore, fino a 10 volte tanto”.

“Con il nostro satellite-cargo trasportiamo in orbita indirizzarlo nella giusta posizione satelliti di diversi clienti o una intera costellazione satellitare, anche su orbite diverse nella stessa missione, anche grazie ad un sistema propulsivo da noi quasi interamente realizzato a combustibile chimico. Meno efficiente di quello elettrico, ma più affidabile e veloce. Noi vogliamo che il cliente possa avere sempre il suo carico tecnologico o mini-satellite nella posizione orbitale che richiede nel minor tempo possibile: il tempo è denaro”.  

“Il futuro?” – aggiunge Rossettini-  Dalla Terra ci sposteremo alla Luna. Così come per il nostro pianeta, anche per la Luna sarà necessario trasportare satelliti in grado di fornire servizi internet e di collegamenti con la Terra per le future missioni del Programma Artemis”.      

E nel frattempo, nei giorni scorsi D-Orbit ha firmato un contratto per lanciare tramite il suo cargo ION un satellite chiamato Guardian,  della Aistech Space, che ha in programma di schierare una costellazione di 20 satelliti. Le informazioni raccolte dal telescopio multispettrale di Aistech Space supporteranno il processo decisionale in campi come la gestione delle acque, la silvicoltura, il monitoraggio ambientale e la sicurezza marittima: “La nostra missione è lavorare con organizzazioni di tutto il mondo per affrontare le minacce critiche per la popolazione e l’ambiente, e per costruire un futuro migliore e più sostenibile per la prossima generazione”, ha detto Guillermo Valenzuela, numero uno e co-fondatore di Aistech Space – “I nostri satelliti Guardian forniranno informazioni critiche per mitigare minacce su larga scala come incendi boschivi, inondazioni, inquinamento e attività illegali”.                                               

Il lancio, previsto per il prossimo dicembre, sarà la quarta missione di ION Satellite Carrier.

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