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Ucraina e gas russo: facciamo chiarezza su una bufala che circola online

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Negli ultimi mesi, soprattutto sui social network, è tornata a circolare una bufala secondo cui l’Ucraina continuerebbe a comprare gas dalla Russia, nonostante il conflitto in corso e le tensioni geopolitiche. Alcuni post virali affermano addirittura che Kiev riceva gas gratis da Mosca, o che l’Europa rifornisca l’Ucraina con gas russo “riciclato” tramite un gioco di scatole cinesi. Si tratta di disinformazione, spesso amplificata da reti di propaganda filorusse o da utenti inconsapevoli.

Facciamo chiarezza con i dati reali e le fonti ufficiali.


1. L’Ucraina ha smesso di acquistare direttamente gas dalla Russia nel 2015

Dopo l’annessione della Crimea nel 2014 e lo scoppio del conflitto nel Donbass, il governo ucraino ha deciso di interrompere completamente le importazioni dirette di gas da Gazprom, il gigante energetico statale russo.
Dal novembre 2015, l’Ucraina non compra più gas direttamente dalla Russia. Questa è una decisione storica, confermata più volte da Naftogaz, la compagnia energetica nazionale ucraina, e da organismi europei.


2. Il gas arriva all’Ucraina tramite il “reverse flow” dai paesi UE

L’Ucraina importa gas da Slovacchia, Ungheria, Polonia e altri paesi europei attraverso il meccanismo del reverse flow: in pratica, il gas che arriva nei paesi UE dai gasdotti russi viene venduto all’Ucraina dopo essere stato acquistato legalmente e trasportato a ritroso.

Ma attenzione: non è una truffa, né un trucco. È un’operazione commerciale legittima, trasparente e regolarmente tracciata dai mercati energetici. Il gas viene venduto all’Ucraina da compagnie europee, non dalla Russia, e a prezzo di mercato. L’Ucraina ha scelto questa strada per evitare ogni dipendenza politica ed economica da Mosca.


3. L’Ucraina è oggi anche un paese di transito (ancora per poco)

Nonostante il conflitto, parte del gas russo diretto in Europa continua a transitare attraverso l’Ucraina, sulla base di un accordo firmato nel 2019 tra Gazprom e Naftogaz, valido fino alla fine del 2024.
Questo non significa che l’Ucraina “compra” gas dalla Russia, ma che gestisce il transito e riceve in cambio tariffe di transito, come accadeva anche prima della guerra.

Tuttavia, Gazprom ha già dichiarato che non intende rinnovare l’accordo nel 2025, e molti analisti prevedono una fine totale del transito ucraino del gas russo, complice anche il cambio degli equilibri energetici in Europa.


4. L’Europa ha ridotto drasticamente le importazioni di gas russo

Un altro falso mito è che l’Europa continui a finanziare la guerra comprando gas da Mosca.
In realtà, dal 2022 in poi, le importazioni europee di gas russo sono crollate, passando da circa il 40% del totale (nel 2021) a meno del 15% nel 2024, con trend in continua diminuzione.
Molti paesi hanno diversificato le fonti di approvvigionamento, puntando su gas naturale liquefatto (GNL) da Stati Uniti, Qatar, Norvegia, Algeria, ecc.


5. Le bufale energetiche fanno parte della guerra dell’informazione

La disinformazione sul gas e sull’energia è una delle armi della guerra ibrida condotta dalla Russia.
Screditare l’Ucraina, seminare sfiducia nei confronti dell’Europa, insinuare che le sanzioni siano inutili o controproducenti: sono tutte narrazioni tossiche che circolano online con lo scopo di dividere l’opinione pubblica europea.


Conclusione: i fatti contano più delle fake news

Ricapitolando:

  • L’Ucraina non compra più gas dalla Russia dal 2015.

  • Il gas arriva tramite paesi UE, con contratti regolari.

  • Il transito del gas russo in Ucraina esiste, ma finirà nel 2024.

  • L’Europa ha drasticamente ridotto la dipendenza energetica da Mosca.

  • Le bufale sul gas fanno parte di una più ampia strategia di propaganda.

Quando leggiamo notizie sensazionalistiche su temi delicati come energia, guerra e geopolitica, è sempre importante verificare le fonti e diffidare delle semplificazioni estreme.

In un contesto così complesso, la verità è spesso più noiosa delle fake news. Ma è anche più utile per costruire un’opinione consapevole.


FONTI 

FONTE PRIMARIA è il comunicato UFFICIALE di Gazprom sul loro canale Telegram https://t.me/gazprom/1819, che dichiara la cessazione del transito di gas attraverso l’Ucraina a partire dal 1° gennaio 2025.

Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) – Rapporto sul mercato del gas (Q1 2025): L’IEA riporta che l’Ucraina ha diversificato le sue importazioni di gas dal 2022, principalmente attraverso gasdotti dall’Unione Europea (Slovacchia, Polonia, Ungheria) e GNL da Norvegia e Stati Uniti. L’IEA conferma anche che l’Ucraina ha cessato il transito di gas russo verso l’Europa dal 2025, in linea con la strategia di ridurre la dipendenza energetica dalla Russia.
https://www.iea.org/reports/gas-market-report-q1-2025

The Washington Post (1 gennaio 2025): Riporta la dichiarazione di Gazprom che conferma l’interruzione del flusso di gas attraverso l’Ucraina dalle 08:00 ora di Mosca del 1° gennaio 2025, a seguito del rifiuto ucraino di rinnovare l’accordo.
https://www.washingtonpost.com/…/russia-gas-flow…/

Reuters (1 gennaio 2025): Riporta che Gazprom ha confermato l’interruzione delle forniture di gas attraverso l’Ucraina alle 08:00 ora di Mosca (05:00 GMT) del 1° gennaio 2025, citando la mancanza di possibilità tecniche e legali per continuare il transito dopo il rifiuto ucraino di rinnovare l’accordo.
https://www.reuters.com/…/russia-halts-gas-exports…/

Al Jazeera (1 gennaio 2025): Cita il comunicato di Gazprom, affermando che l’azienda ha dichiarato di non avere “la capacità tecnica e legale” di fornire gas attraverso l’Ucraina a partire dal 1° gennaio 2025, a causa del rifiuto di Naftogaz di estendere l’accordo di transito.
https://www.aljazeera.com/…/russian-gas-supply-to…

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