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Scienziati iscritti al Rotary Club International e Premio Internazionale Galileo Galilei

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Il Rotary Club International, fondato nel 1905 a Chicago, è una delle organizzazioni di servizio più influenti al mondo, con oltre 1,4 milioni di membri distribuiti in circa 46.000 club in quasi tutti i paesi. Tra i suoi membri, noti come Rotariani, figurano professionisti di ogni settore, inclusi scienziati che hanno lasciato un segno indelebile nella storia e nella scienza contemporanea.

Questo articolo esplora gli scienziati che sono stati iscritti come membri regolari o insigniti come membri onorari del Rotary, con un focus particolare sulle figure italiane, evidenziando il loro contributo scientifico e il loro legame con l’organizzazione.


Il Rotary Club International

Il Rotary è un’organizzazione che promuove il servizio umanitario, l’etica professionale e la pace globale. I suoi membri si suddividono in due categorie principali:

  • Membri regolari, che partecipano attivamente alle attività del club;

  • Membri onorari, riconosciuti per meriti eccezionali, senza obblighi di partecipazione.

Gli scienziati, grazie al loro contributo alla conoscenza e al progresso, sono spesso presenti in entrambe le categorie, rappresentando un esempio di come il Rotary attragga leader di diversi ambiti.


Scienziati membri regolari del Rotary

Tra i membri regolari, che si impegnano attivamente nelle attività dei club locali, troviamo alcune delle menti più brillanti della storia scientifica.

Guglielmo Marconi

Scienziato e inventore italiano, membro del Rotary Club di Bologna, vincitore del Premio Nobel per la Fisica nel 1909 per il suo lavoro sulle comunicazioni radio. Marconi incarnava l’ideale rotariano del “servizio al di sopra di ogni interesse personale”.

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Arthur Holly Compton

Fisico statunitense e membro del Rotary Club di St. Louis, vincitore del Premio Nobel per la Fisica nel 1927 per la scoperta dell’effetto Compton, che dimostrò la natura corpuscolare della luce.

Orville Wright

Co-inventore del primo aereo motorizzato, fu membro regolare del Rotary Club di Dayton, Ohio. Il suo contributo all’innovazione tecnologica si combinava con un forte impegno civico.

Neil Armstrong

Astronauta e scienziato statunitense, membro del Rotary Club di Wapakoneta, Ohio. Primo uomo sulla Luna nel 1969, partecipava attivamente alle attività del club.

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Scienziati membri onorari del Rotary

I membri onorari del Rotary sono spesso figure di fama mondiale, riconosciute per il loro impatto globale.

Thomas Edison

Inventore della lampadina a incandescenza e del fonografo. Fu nominato membro onorario per il suo contributo epocale alla tecnologia e alla scienza.

Charles Lindbergh

Celebre aviatore, insignito per la sua traversata transatlantica solitaria del 1927, che contribuì allo sviluppo dell’aviazione e alla conoscenza scientifica del volo.

Thor Heyerdahl

Esploratore ed etnografo norvegese, famoso per la spedizione del Kon-Tiki, che dimostrò la possibilità di antichi viaggi transoceanici.

Albert Schweitzer

Medico, filosofo e teologo tedesco, vincitore del Premio Nobel per la Pace, insignito per il suo lavoro umanitario in Africa e i suoi contributi alla medicina.

Albert Sabin

Virologo statunitense, sviluppatore del vaccino orale contro la polio, che ha salvato milioni di vite. Il Rotary ha fatto dell’eradicazione della polio una delle sue missioni principali.


Le eccellenze italiane

Rita Levi-Montalcini

Neurologa e Premio Nobel per la Medicina nel 1986 per la scoperta del fattore di crescita nervoso. Fu nominata membro onorario del Rotary, simbolo dell’unione tra ricerca scientifica e impegno sociale.

Carlo Rubbia

Fisico e Premio Nobel per la Fisica nel 1984, grazie alle scoperte sulle particelle elementari. Il suo lavoro al CERN ha rivoluzionato la fisica moderna. Anche lui fu nominato membro onorario del Rotary.

Il Rotary International è stato ed è tuttora attivamente coinvolto nella lotta contro la poliomielite, grazie anche al contributo fondamentale del medico e virologo Albert Sabin, che ha sviluppato il vaccino antipolio orale. Il Rotary, insieme ad altre organizzazioni, ha lanciato la campagna "End Polio" nel 1988, basandosi ampiamente sul vaccino di Sabin, e ha contribuito in modo significativo alla riduzione della malattia.
Il Rotary International è stato ed è tuttora attivamente coinvolto nella lotta contro la poliomielite, grazie anche al contributo fondamentale del medico e virologo Albert Sabin, che ha sviluppato il vaccino antipolio orale. Il Rotary, insieme ad altre organizzazioni, ha lanciato la campagna “End Polio” nel 1988, basandosi ampiamente sul vaccino di Sabin, e ha contribuito in modo significativo alla riduzione della malattia.

Tra gli scienziati contemporanei membri del Rotary Club Internationa ricordiamo Fabio Pacucci

Astrofisico italiano, membro del Rotary Club di New Haven (Connecticut). Ricercatore presso l’Università di Yale, ha scoperto due dei buchi neri più antichi e distanti mai osservati. Il suo percorso rotariano iniziò con il Rotaract a Taranto. Dopo 12 anni, è diventato membro regolare. Collabora anche con TED-Ed per la divulgazione scientifica.

L’impatto del Rotary sulla scienza

Il Rotary non si limita a riconoscere gli scienziati, ma promuove attivamente la scienza con:

  • Borse di studio internazionali;

  • Progetti educativi e di divulgazione;

  • Campagne sanitarie globali, come quella contro la polio.

Scienziati come Sabin hanno potuto amplificare l’impatto del loro lavoro grazie al supporto del Rotary, mentre membri contemporanei come Pacucci continuano a integrare ricerca scientifica e servizio civico.

Il Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani

Il Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani, nato nel 1962 su iniziativa del prof. Tristano Bolelli, è oggi uno dei riconoscimenti culturali e scientifici più prestigiosi del panorama italiano e internazionale. È noto anche come il “Premio Nobel italiano” per le scienze umane e naturali, grazie alla sua autorevolezza accademica e all’alto livello dei giurati coinvolti. Dal 1982 è diventato una Fondazione, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica e con il sostegno dell’Università di Pisa.

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Il Premio è articolato in due sezioni principali. La sezione umanistica è riservata a studiosi stranieri che abbiano contribuito alla valorizzazione della civiltà italiana attraverso opere dedicate alla letteratura, alla storia, all’arte, alla musica o al diritto. La sezione scientifica, istituita nel 2006, è invece destinata a ricercatori italiani che si siano distinti nel campo della scienza e della tecnologia, con particolare attenzione a discipline come fisica, ingegneria, biologia, medicina, scienze agrarie. Le due sezioni sono valutate da giurie distinte: una italiana per l’umanistico, una internazionale per la parte scientifica.

 

Ogni anno il conferimento del premio avviene durante una cerimonia ufficiale nell’Aula Magna dell’Università di Pisa, solitamente il primo sabato di ottobre. Il riconoscimento consiste in una statuetta realizzata dallo scultore Emilio Greco, simbolo tangibile dell’eccellenza accademica premiata. Il Premio è sostenuto finanziariamente dai Rotary Club italiani, attraverso contributi volontari che ne garantiscono l’indipendenza e la continuità.

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Nel 2024, il premio scientifico è stato assegnato all’economista Giovanni Dosi, per i suoi studi nel campo delle scienze agrarie, mentre la sezione umanistica è dedicata alla storia della lingua italiana. Nella precedente edizione del 2023, è stato premiato Zygmunt G. Barański, italianista e accademico di fama internazionale.

Dal 2011, il Premio si è arricchito con un’importante iniziativa rivolta alle nuove generazioni: il Premio Galileo Galilei Giovani, che mira a valorizzare i ricercatori emergenti italiani attraverso un bando promosso da diversi Distretti Rotary e sostenuto dalla comunità accademica.

Oggi il Premio Galileo Galilei rappresenta un ponte tra Italia e mondo, tra umanesimo e scienza, tra tradizione e innovazione, ed è diventato un punto di riferimento per chi crede nella cultura come motore del progresso.

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