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Rotary e Università: un’alleanza tra etica, formazione e servizio

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Il Rotary International, fondato nel 1905, è noto per il suo impegno a favore della pace, della salute, dell’istruzione e dello sviluppo sostenibile. Ma spesso si dimentica quanto profondo sia il suo legame con il mondo accademico. Il rapporto tra Rotary e Università è antico, articolato e in continua evoluzione. Va ben oltre le borse di studio: si fonda su una visione condivisa del sapere come strumento di crescita personale e collettiva, e sul valore del servizio come componente essenziale della leadership.

Una missione comune: educare per servire

Alla base della collaborazione tra Rotary e Università c’è una convergenza di valori: entrambi vedono nell’educazione un mezzo per promuovere il bene comune. Le università formano le menti del futuro, mentre il Rotary, attraverso i suoi progetti, incoraggia a mettere tale formazione al servizio della comunità. In questo senso, l’università rappresenta il terreno fertile in cui il Rotary può seminare i principi dell’etica, dell’inclusione, della cooperazione internazionale.

Molti rotariani provengono dal mondo accademico: docenti universitari, ricercatori, professionisti della formazione. Allo stesso tempo, molti giovani coinvolti nei programmi del Rotary – come RotaractRYLA (Rotary Youth Leadership Awards) o le Borse della Pace del Rotary – sono studenti o neolaureati. Questo crea un ponte generazionale, culturale e formativo che ha effetti di lungo termine sul tessuto sociale.

Le Borse di studio e le opportunità internazionali

Il Rotary è uno dei principali finanziatori privati di borse di studio nel mondo. Dal 1947, ha erogato oltre 350 milioni di dollari per più di 350.000 studenti. Le Borse della Pace del Rotary, assegnate a master universitari o corsi di diploma post-laurea in università partner (tra cui l’Università di Uppsala, la Duke University, l’Università di Tokyo), rappresentano un esempio di eccellenza e impatto internazionale. Gli studenti selezionati – provenienti da tutto il mondo – ricevono una formazione di alto livello in risoluzione dei conflitti, relazioni internazionali e sviluppo, per poi diventare attori di cambiamento nei propri Paesi.

Inoltre, numerosi club Rotary locali collaborano con università e politecnici per offrire borse di studio a studenti meritevoli o in difficoltà economica, rafforzando il legame tra l’associazione e le comunità educative locali.

RYLA, Rotaract e Interact: la formazione alla leadership

Uno dei legami più innovativi tra Rotary e Università è rappresentato dai programmi giovanili. Il RYLA, ad esempio, è un laboratorio formativo organizzato da club e distretti per giovani tra i 14 e i 30 anni. Spesso si svolge in collaborazione con università e centri di formazione, coinvolgendo docenti, coach e manager che formano i partecipanti su temi come la leadership etica, il lavoro di squadra, la comunicazione e la cittadinanza attiva.

Anche il Rotaract, nato nel 1968 come programma giovanile del Rotary, oggi è una componente autonoma e fondamentale del Rotary International. I club Rotaract universitari – presenti in molti atenei – offrono agli studenti l’opportunità di realizzare progetti di volontariato, formazione professionale e scambi internazionali. Questa esperienza extracurricolare di valore consente agli studenti di sperimentare il servizio attivo, affinare le soft skills e creare reti professionali globali.

Progetti comuni e ricerca applicata

Non mancano esempi di collaborazione progettuale diretta tra club Rotary e università. In Italia, ad esempio, alcuni club hanno promosso concorsi per tesi di laurea su temi legati alla sostenibilità, all’innovazione sociale, all’inclusione. In altri casi, il Rotary ha finanziato attrezzature per laboratori universitari, borse per dottorandi o iniziative divulgative. Queste partnership rappresentano un modello virtuoso di terza missione per le università, che si aprono al territorio collaborando con attori civici come il Rotary.

Un esempio internazionale è quello della campagna End Polio Now, che ha coinvolto centri di ricerca, atenei e medici rotariani in tutto il mondo nella lotta per l’eradicazione della poliomielite. Anche nel campo della sostenibilità ambientale e della salute pubblica, molti Rotary club hanno avviato collaborazioni con università per monitoraggi, campagne di prevenzione, studi epidemiologici.

Università come incubatori di futuri rotariani

Il Rotary non è solo un luogo per professionisti affermati: è anche una comunità in divenire, che guarda ai giovani come protagonisti del futuro. Le università, in questo senso, rappresentano un bacino naturale in cui seminare i valori rotariani. Il contatto con il Rotary può accendere nei giovani la vocazione al servizio, aiutandoli a integrare la propria formazione con un’etica dell’impegno civile e della responsabilità sociale.

Alcuni distretti hanno avviato progetti di mentoring tra rotariani e studenti universitari, in cui i soci Rotary mettono a disposizione tempo e competenze per orientare i giovani nelle scelte accademiche e professionali. Altri club promuovono career day o workshop nelle facoltà, offrendo una testimonianza concreta delle possibilità di crescita etica e professionale grazie al networking rotariano.

Un patto culturale per il futuro

Il legame tra Rotary e Università non è un’alleanza occasionale, ma un patto culturale che poggia su fondamenta solide: il valore della conoscenza, l’impegno per la pace, la formazione di cittadini consapevoli. In un mondo sempre più complesso e frammentato, rafforzare questa connessione significa investire sul futuro della società, formare leader responsabili e costruire ponti tra generazioni, saperi e culture.

In un tempo in cui le sfide globali richiedono soluzioni condivise, il Rotary e le Università – insieme – possono essere laboratori di speranza, dove la conoscenza non si chiude in torri d’avorio, ma si mette al servizio del mondo.

PER APPROFONDIRE 

Scienziati iscritti al Rotary Club International e Premio Internazionale Galileo Galilei

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