Sì, le riviste di scienza possono parlare di politica, specialmente quando i temi politici si intersecano con questioni scientifiche come finanziamenti, politiche pubbliche e libertà accademica.
“Ricordo che qualche anno fa, quando come divulgatori ci occupavamo di temi legati alla politica, alcuni ricercatori ci rimproveravano sui social, sostenendo che non fosse compito nostro di occuparsi — tanto meno prendere posizione — su questioni politiche. Noi, su Gravità Zero lo facciamo da vent’anni.”
Negli ultimi 10-15 anni, ci siamo accorti che questa copertura è aumentata, in particolare in seguito a eventi globali come la pandemia di COVID-19.
Riviste come Nature e Science includono sezioni dedicate a notizie e commenti politici, e anche testate di divulgazione come Scientific American trattano regolarmente argomenti simili.
Le riviste scientifiche, soprattutto quelle con finalità di outreach, stanno aumentando la copertura politica per riflettere l’influenza delle decisioni politiche sulla scienza.
Ad esempio, nel 2020 Nature ha dichiarato l’intenzione di ampliare la propria copertura su temi politici, riconoscendo che scienza e politica sono ormai inseparabili, soprattutto in tempi di crisi. Tra gli argomenti affrontati più di frequente vi sono i finanziamenti alla ricerca, la libertà accademica, le interferenze governative e le politiche climatiche, tutti elementi che influenzano profondamente il mondo scientifico.
Anche Science ha riservato uno spazio specifico alle notizie politiche, affrontando questioni come il congelamento dei fondi della National Science Foundation, le priorità imposte alle agenzie di ricerca da parte dei governi e la pubblicazione regolare di Policy Forum – saggi di 2000–3000 parole – che analizzano il rapporto tra scienza e politica.
Allo stesso modo, riviste di divulgazione come Scientific American e New Scientist pubblicano articoli che evidenziano l’impatto delle scelte politiche sulla ricerca scientifica, affrontando spesso anche il tema delle politiche climatiche e più in generale del rapporto tra scienza e società.
Evoluzione negli ultimi anni
Negli ultimi 10–15 anni si osserva una crescente tendenza alla politicizzazione dei contenuti nelle riviste scientifiche, soprattutto in risposta a crisi globali.
Esempi recenti:
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Nature, 2020: articolo “Why Nature needs to cover politics now more than ever”, con casi di:
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Brasile (licenziamento del direttore INPE)
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India (influenza politica sulle statistiche)
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Giappone (nomine accademiche respinte)
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Regno Unito (manipolazione dei dati sui test COVID-19)
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Science, Scientific American: articoli su congelamenti di fondi e revisione ideologica delle ricerche finanziate.
Partecipazione di Nature e Science
Rivista | Tipologia di Copertura | Esempi Specifici | Periodo Rilevante |
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Nature | Notizie, commenti, ricerche politiche | Interferenze in Brasile, India, Giappone, UK | 2020, ultimi 5 anni |
Science | Forum di politica, news | Politiche NSF, ricerche ambientali | Ultimi 5 anni |
Confronto con Riviste di Divulgazione
Rivista | Ruolo | Esempi di Temi Politici | Stile |
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Scientific American | Divulgazione, outreach | Priorità politiche e finanziamenti NSF | Accessibile, ampio |
New Scientist | Divulgazione settimanale | Implicazioni sociali e politiche della ricerca | Engagiante, divulgativo |
Le riviste scientifiche, sia accademiche che di divulgazione, trattano sempre più spesso di temi politici, specialmente quando questi hanno impatto diretto su finanziamenti, ricerca e libertà accademica.
Nature e Science svolgono un ruolo guida, ampliando la copertura politica negli ultimi anni, e sono affiancate da testate come Scientific American e New Scientist, che rendono questi temi accessibili al grande pubblico.
Questa evoluzione riflette un crescente riconoscimento del legame tra scienza e società, e la necessità di un’informazione più interdisciplinare, trasparente e consapevole.
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