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Meno dello 0,001%: quanto poco conosciamo il fondo oceanico

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È ormai un luogo comune affermare che conosciamo meglio la superficie di Marte rispetto ai fondali oceanici terrestri.Tuttavia, un recente studio guidato dall’oceanografa Katherine Bell ha quantificato con precisione quanto poco abbiamo effettivamente esplorato: meno dello 0,001% del fondo marino è stato osservato visivamente, un’area equivalente a circa un decimo del Belgio.

Una mappa dell’esplorazione abissale

Il team di Bell ha analizzato i dati di circa 44.000 immersioni profonde effettuate tra il 1958 e il 2024, utilizzando veicoli con equipaggio, telecomandati o autonomi. Queste immersioni si concentrano principalmente in prossimità di Stati Uniti, Giappone e Nuova Zelanda, lasciando vasti tratti oceanici, come l’Oceano Indiano, praticamente inesplorati. Inoltre, molti dati raccolti sono di proprietà privata e non accessibili alla comunità scientifica.

L’iniziativa dell’Ocean Discovery League

Per affrontare questa lacuna conoscitiva, l’Ocean Discovery League, fondata da Bell a Saunderstown, Rhode Island, sta sviluppando veicoli telecomandati a basso costo e ha identificato 10.000 potenziali siti di immersione profonda.L’obiettivo è campionare in modo rappresentativo le aree abissali ancora sconosciute, promuovendo una mappatura più equa e accessibile del fondo oceanico.

Perché esplorare il fondo marino?

Comprendere meglio i fondali oceanici è cruciale per diverse ragioni: dalla biodiversità marina alla geologia terrestre, passando per la comprensione dei cambiamenti climatici. L’esplorazione degli abissi potrebbe rivelare nuove specie, risorse naturali e fornire dati essenziali per la conservazione degli ecosistemi marini.

In conclusione, mentre l’umanità ha fatto passi da gigante nell’esplorazione spaziale, il nostro stesso pianeta nasconde ancora misteri profondi sotto la superficie oceanica. Iniziative come quella dell’Ocean Discovery League rappresentano passi fondamentali verso una maggiore comprensione e tutela degli oceani.

Fonte: Nature

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