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La Sindone? Un manufatto medievale: lo conferma (ancora una volta) la scienza

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In seguito della recente notizia, pubblicata il agosto 2025 e aggiornata il 5 agosto 2025, in cui un team guidato dall’esperto brasiliano Cicero Moraes, rinomato designer e specialista in ricostruzioni tridimensionali, ha condotto uno studio innovativo sulla Sindone di Torino, il dibattito sull’autenticità di questo celebre manufatto è tornato sotto i riflettori.
Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Archaeometry, utilizza avanzate simulazioni 3D per dimostrare che l’immagine sulla Sindone sarebbe compatibile con una tecnica medievale basata sull’uso di un bassorilievo, anziché sul contatto con un corpo umano.

Anche lo studioso torinese Andrea Nicolotti, professore all’Università di Torino e autore di numerosi lavori sull’argomento, ha espresso un commento critico sulla ricerca, mettendo in evidenza come essa non apporti elementi realmente nuovi: «Questi risultati erano già stati raggiunti in passato», ha affermato in un intervento su Skeptic.com. «Le conclusioni della scienza odierna confermano ciò che gli storici affermano da circa quattro secoli: l’immagine non può essere stata prodotta dal contatto diretto con un corpo umano».
Questi risultati, supportati da evidenze storiche escientifiche pregresse, come la datazione al radiocarbonio del 1988, rafforzano l’ipotesi che la Sindone siaun’opera artistica del Medioevo, aprendo nuove prospettive sul suo contesto storico e sulla maestria artigianaledell’epoca. Tuttavia, alcune questioni, come la presenza di tracce di sangue umano e pollini, continuano asuscitare interrogativi. Di seguito, si analizzano le principali evidenze scientifiche che mettono in discussionel’idea che la Sindone sia il telo che avvolse il corpo di Gesù.

GLI STUDI IN BREVE

Studio di Cicero Moraes (2025)

Simulazione 3D: Un team guidato dall’esperto brasiliano Cicero Moraes ha pubblicato uno studio su Archaeometry (agosto 2025) che dimostra come l’immagine sulla Sindone sia compatibile con un’impronta creata utilizzando un bassorilievo, non un corpo umano. La simulazione 3D ha mostrato che un lenzuolo drappeggiato su un corpo umano produce un’immagine distorta, mentre su un bassorilievo si ottiene un risultato molto simile a quello visibile sulla Sindone.

Tecnica medievale: L’immagine sarebbe stata realizzata utilizzando una matrice in legno, pietra o metallo, pigmentata o riscaldata nelle aree di contatto, una tecnica alla portata degli artigiani medievali.

Supporto accademico: Andrea Nicolotti, storico del Cristianesimo, conferma che l’ipotesi del bassorilievo non è nuova e si allinea con studi precedenti, che escludono la possibilità di un’impronta da un corpo tridimensionale.

Datazione al radiocarbonio (1988)

Analisi condotte nel 1988 su campioni della Sindone, utilizzando la tecnica del carbonio-14, hanno datato il tessuto tra il 1260 e il 1390 d.C., collocandolo nell’epoca medievale e non al tempo di Gesù (I secolo d.C.). Questo risultato è considerato una delle prove più solide della sua origine medievale.

Studi storici e iconografici

Incongruenze iconografiche: L’immagine della Sindone mostra i segni dei chiodi nei polsi, mentre l’iconografia medievale di Gesù crocifisso rappresentava i chiodi nelle mani. La conoscenza della crocifissione con chiodi nei polsi è una scoperta moderna, non compatibile con le conoscenze dell’epoca medievale.

Prime testimonianze: Le prime esposizioni pubbliche della Sindone risalgono al XIV-XV secolo, accompagnate da controversie sulla sua autenticità, il che supporta l’idea di un manufatto medievale.

Analisi scientifiche precedenti

Shroud of Turin Research Project (1978-1981): Le analisi spettroscopiche, radiografiche e fotografiche non hanno fornito prove definitive di un’origine antica o di un’impronta diretta da un corpo umano.

 

Lo studio di Moraes, insieme alla datazione al radiocarbonio e alle analisi storiche, rafforza l’ipotesi che la Sindone sia un manufatto medievale, probabilmente realizzato con una tecnica artistica avanzata per l’epoca, come l’uso di un bassorilievo. Sebbene il valore culturale e devozionale della Sindone rimanga intatto, queste evidenze scientifiche ne collocano l’origine in un contesto storico-artistico medievale, piuttosto che come reliquia legata direttamente a Gesù.

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