GLI STUDI IN BREVE
Studio di Cicero Moraes (2025)
Simulazione 3D: Un team guidato dall’esperto brasiliano Cicero Moraes ha pubblicato uno studio su Archaeometry (agosto 2025) che dimostra come l’immagine sulla Sindone sia compatibile con un’impronta creata utilizzando un bassorilievo, non un corpo umano. La simulazione 3D ha mostrato che un lenzuolo drappeggiato su un corpo umano produce un’immagine distorta, mentre su un bassorilievo si ottiene un risultato molto simile a quello visibile sulla Sindone.
Tecnica medievale: L’immagine sarebbe stata realizzata utilizzando una matrice in legno, pietra o metallo, pigmentata o riscaldata nelle aree di contatto, una tecnica alla portata degli artigiani medievali.
Supporto accademico: Andrea Nicolotti, storico del Cristianesimo, conferma che l’ipotesi del bassorilievo non è nuova e si allinea con studi precedenti, che escludono la possibilità di un’impronta da un corpo tridimensionale.
Datazione al radiocarbonio (1988)
Analisi condotte nel 1988 su campioni della Sindone, utilizzando la tecnica del carbonio-14, hanno datato il tessuto tra il 1260 e il 1390 d.C., collocandolo nell’epoca medievale e non al tempo di Gesù (I secolo d.C.). Questo risultato è considerato una delle prove più solide della sua origine medievale.
Studi storici e iconografici
Incongruenze iconografiche: L’immagine della Sindone mostra i segni dei chiodi nei polsi, mentre l’iconografia medievale di Gesù crocifisso rappresentava i chiodi nelle mani. La conoscenza della crocifissione con chiodi nei polsi è una scoperta moderna, non compatibile con le conoscenze dell’epoca medievale.
Prime testimonianze: Le prime esposizioni pubbliche della Sindone risalgono al XIV-XV secolo, accompagnate da controversie sulla sua autenticità, il che supporta l’idea di un manufatto medievale.
Analisi scientifiche precedenti
Shroud of Turin Research Project (1978-1981): Le analisi spettroscopiche, radiografiche e fotografiche non hanno fornito prove definitive di un’origine antica o di un’impronta diretta da un corpo umano.
Lo studio di Moraes, insieme alla datazione al radiocarbonio e alle analisi storiche, rafforza l’ipotesi che la Sindone sia un manufatto medievale, probabilmente realizzato con una tecnica artistica avanzata per l’epoca, come l’uso di un bassorilievo. Sebbene il valore culturale e devozionale della Sindone rimanga intatto, queste evidenze scientifiche ne collocano l’origine in un contesto storico-artistico medievale, piuttosto che come reliquia legata direttamente a Gesù.
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