Una sala gremita e un’atmosfera di vivo interesse hanno caratterizzato la serata organizzata dall’Associazione Culturale Vitaliano Brancati presso il Circolo dei Lettori di Torino, dedicata alla presentazione del nuovo saggio di Gianni Oliva, “La prima guerra civile”, edito da Mondadori.
L’evento, che ha riscosso un ampio consenso di pubblico e di critica, ha confermato ancora una volta la capacità di Oliva di affrontare con rigore storico e sensibilità civile i nodi irrisolti della storia italiana. Il suo nuovo volume indaga infatti le fratture e le contraddizioni del nostro Paese nel periodo postunitario, offrendo una chiave di lettura profonda e attuale sulle radici della nostra identità collettiva.
A introdurre l’incontro è stato Riccardo Rossotto, storico e saggista, che ha accolto il pubblico con un caloroso benvenuto, sottolineando come il ritorno di Gianni Oliva alla saggistica rappresenti un contributo prezioso al dibattito culturale e civile italiano.
Successivamente, Giovanni Firera, presidente dell’Associazione Vitaliano Brancati, ha rimarcato il valore del libro come strumento di riflessione condivisa sulla memoria nazionale, evidenziando il ruolo della cultura come veicolo di consapevolezza storica e di dialogo.

Il pubblico, numeroso e partecipe, ha seguito con attenzione gli interventi, partecipando a un vivace dibattito che ha ulteriormente confermato la rilevanza del tema trattato da Oliva e la qualità dell’iniziativa.

L’incontro si è concluso in un clima di sincero apprezzamento, tra applausi calorosi e numerose domande, a testimonianza di come la storia, quando raccontata con passione e lucidità, continui a essere una lente indispensabile per comprendere il presente.

(Foto: Pasqua – Pallavicino)
Per approfondire: La guerra civile dimenticata: il Sud e la rivolta dopo l’Unità d’Italia

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