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Giornata Mondiale del Colore: un’esplosione di creatività e significato

L’importanza del Colore nell’Edilizia e nel Design: seminario a Restructura

Ogni 6 maggio il mondo si tinge di sfumature vivaci per celebrare la Giornata Mondiale del Colore, un’occasione per riflettere sull’importanza dei colori nella nostra vita quotidiana, nella creatività e nella comunicazione. Conosciuta anche come World Kids Colouring Day, questa ricorrenza, nata nel 2008 su iniziativa dell’azienda tedesca Staedtler, ha un cuore pulsante: i bambini. Attraverso pastelli, pennarelli e tempere, i più piccoli danno sfogo alla loro fantasia, esplorando il mondo in modo universale e democratico. Ma il colore non è solo gioco: è espressione, identità e persino un ponte verso un mondo più equo.

Un’iniziativa per i più piccoli, un messaggio per tutti

La Giornata Mondiale del Colore nasce con l’obiettivo di sensibilizzare i bambini su temi complessi come la tutela dell’ambiente o le disuguaglianze sociali, utilizzando il disegno come linguaggio sicuro e accessibile. Nel 2013, ad esempio, i partecipanti hanno espresso la loro visione di un futuro “green” attraverso i colori, contribuendo a raccogliere fondi per enti benefici: per ogni disegno, Staedtler ha donato un euro a organizzazioni che garantiscono istruzione e beni di prima necessità ai bambini meno fortunati. Questo spirito solidale rende la giornata non solo un momento di creatività, ma anche di riflessione sull’importanza di un mondo più inclusivo e colorato.

Il potere del colore nel marketing

La Giornata Mondiale del Colore ci invita anche a considerare il ruolo dei colori nella comunicazione e nel marketing. Secondo uno studio di Emerald Group, il 90% della prima impressione su un prodotto è influenzata dal suo colore.

La scelta cromatica di un brand non è mai casuale: quando si parla di colori, non si può prescindere dalla loro duplice valenza simbolica. Ogni colore porta con sé significati potenti ma spesso ambivalenti, motivo per cui il lavoro di un color consultant non è mai banale. Utilizzare un colore nel contesto sbagliato può compromettere l’intero progetto, che si tratti di design d’interni, branding o comunicazione visiva.

Rosso: energia e allerta

Il rosso è forse il colore più intenso e viscerale. Da un lato rappresenta forza, vitalità e sensualità — basti pensare al celebre rosso Ferrari o al rossetto rosso, simbolo di passione. Dall’altro, è anche il colore del pericolo, del sangue, dei semafori. Stimola l’attenzione, ma se usato in eccesso può generare ansia.

Blu: fiducia ma anche freddezza

Il blu comunica serenità, affidabilità e profondità. È il colore scelto da marchi istituzionali come IBM e caratterizza l’auto blu di rappresentanza, simbolo di autorità. Ma il blu può anche risultare freddo e distaccato: non a caso, in inglese, “I’m blue” significa “sono triste”.

Giallo: ottimismo con leggerezza

Il giallo è il colore del sole, della gioia e dell’energia. È perfetto per ambienti dedicati ai bambini, per pic-nic, giochi e situazioni informali. Tuttavia, può trasmettere anche frivolezza o mancanza di serietà. Non a caso, un abito giallo a una serata di gala sarebbe fuori luogo.

Verde: natura ma anche staticità

Il verde è oggi il colore della sostenibilità, della natura e dei prodotti eco-friendly. Rilassa e rassicura, ma può anche risultare immobile o poco stimolante. Per esempio, nei packaging di succhi di frutta, un verde troppo spento potrebbe non invogliare all’acquisto, trasmettendo l’idea di qualcosa di “piatto”.

Nero (e bianco): eleganza con ambiguità

Il nero è da sempre sinonimo di eleganza, potere e lusso — basti pensare ai marchi di alta moda o alle auto premium. Ma è anche il colore del lutto e dell’oscuro (“la morte nera”, “il lato oscuro”). Anche il bianco, pur essendo simbolo di purezza, può dare la sensazione di incompletezza. Per questo va usato con cautela, e soprattutto nei progetti internazionali può evocare il lutto.

Multicolore: inclusione o confusione?

L’uso del multicolore, come nei loghi di Google o eBay, comunica diversità, apertura e inclusività. Tuttavia, se non è guidato da un’idea chiara e coerente, può risultare infantile, caotico o poco professionale. Equilibrio e intenzionalità sono fondamentali.


In sintesi, ogni colore è un messaggio. Per questo motivo, chi lavora nel mondo del design o della comunicazione visiva deve imparare a maneggiarli con cura, consapevole dei loro molteplici significati. Un colore non è mai solo una scelta estetica: è una decisione strategica.

La brand awareness, ossia la riconoscibilità di un marchio, si fonda in gran parte sui colori, che devono riflettere i valori aziendali e creare un’identità unica. Tuttavia, la percezione di un colore varia in base al contesto e alle esperienze personali, rendendo cruciale una scelta cromatica coerente con il messaggio del brand.

Chi sono gli esperti del colore? L’abbiamo chiesto a Gabriella Alison Cevrero

In occasione della Giornata Mondiale del Colore, abbiamo chiesto a Gabriella Alison Cevrero, Color Designer, di aiutarci a fare chiarezza su chi sono i veri esperti del colore e quali sono i loro ambiti di intervento:

«Quando si parla di professionisti del colore – spiega Cevrero – ci si riferisce principalmente a due figure specialistiche: i Color Designer e i Color Consultant. I primi si occupano dell’applicazione del colore nei progetti di design, architettura e comunicazione visiva, sviluppando palette complesse che tengano conto di estetica, percezione e funzionalità. I Color Consultant, invece, si concentrano sull’aspetto relazionale e psicologico del colore, guidando le scelte cromatiche per migliorare il benessere, l’immagine personale o l’identità di un marchio. In entrambi i casi, il colore è trattato come un linguaggio visivo strategico».

Il colore come specchio dell’identità

Il colore è un potente mezzo di espressione personale. Come sottolinea la Color Designer Gabriella Alison Cevrero,  i colori che scegliamo – dall’abbigliamento alla cover del nostro smartphone – riflettono il nostro umore, la nostra personalità e il nostro vissuto. «I colori guidano le nostre scelte e le nostre emozioni», afferma Cevrero, evidenziando come ogni epoca abbia eletto tonalità simbolo o, al contrario, bandito colori associati a significati negativi.

Un’evoluzione significativa riguarda il superamento degli stereotipi di genere legati al colore. L’idea che l’azzurro sia “da maschi” e il rosa “da femmine” è ormai sorpassata, soprattutto nel mondo della tecnologia e della moda. Oggi, la scelta del colore di uno smartphone o di un accessorio è libera da vincoli, permettendo a ciascuno di esprimersi senza condizionamenti. È interessante notare ad esempio che nei secoli scorsi il rosa era considerato un colore virile e veniva spesso utilizzato per gli uomini. Un esempio emblematico proviene dal XVIII secolo, in particolare durante il regno di Luigi XV di Francia, quando il rosa era associato all’eleganza, al potere e alla ricchezza. Gli aristocratici maschi indossavano completi rosa, spesso decorati con ricami dorati, come simbolo di raffinatezza e status sociale. Anche Luigi XVI e molti membri della nobiltà europea non disdegnavano abiti rosa, colore che all’epoca non aveva connotazioni di genere come quelle che si sono affermate nel XX secolo.

Chi è Gabriella Alison Cevrero

Gabriella Cevrero
Gabriella A. Cevrero

Gabriella Alison Cevrero (www.alisoninteriors.it) è una delle figure italiane più autorevoli nel campo del colore. Docente di Interior Design e Color Design presso l’Accademia Telematica Europea e l’Italian Design Institute, è specializzata nella progettazione cromatica per l’architettura, gli interni e il retail design. Collabora come consulente con aziende del settore e tiene corsi avanzati sull’uso professionale del colore, la psicologia del colore, i sistemi di codifica cromatica (Pantone, NCS) e i materiali applicativi come resine e superfici decorative.

Un mondo più colorato, un mondo migliore

La Giornata Mondiale del Colore non è solo una festa della creatività, ma un promemoria del potere trasformativo dei colori. Dai disegni dei bambini che sognano un futuro sostenibile alle scelte quotidiane che riflettono chi siamo, i colori ci uniscono e ci ispirano.
Che si tratti di alzare un calice rosso, sfoggiare una cover arcobaleno o immergersi in un foglio bianco con un pennarello in mano, il 6 maggio ci ricorda che un mondo più colorato è un mondo più felice, equo e pieno di possibilità.

Corso Color Design

Corso in Color Design riconosciuto APeD

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