Tra le varietà di tè più pregiate e discusse c’è il giapponese Matcha, una polvere verde brillante che da secoli affascina grazie al suo sapore unico, alla sua storia e – sempre più – ai suoi effetti salutari. In questo articolo si esplora cosa rende speciale il tè giapponese Matcha, quali benefici sono supportati da evidenze scientifiche, come integrarlo nella routine quotidiana.
Origine, storia e produzione
Il tè giapponese Matcha nasce in Giappone dalla pianta Camellia sinensis, ma ciò che lo distingue è il metodo: le piante vengono coltivate all’ombra per un certo periodo prima della raccolta, poi le foglie — denominate tencha — vengono essiccate, private di venature e gambi e macinate in una polvere finissima.
Questo processo conferisce alla polvere un colore verde intenso, una consistenza setosa e un profilo gustativo ricco, con note di umami e vegetali più marcate rispetto ai tè verdi ordinari.
Dal punto di vista storico, l’area di Uji (Kyoto) è considerata la culla della produzione di matcha di alta qualità, ed è proprio qui che la tradizione del tè cerimoniale giapponese si è rafforzata.
Grazie a questa lavorazione particolare, quando si consuma il tè giapponese Matcha non si beve solo l’infusione dell’erba, ma l’intera foglia in forma polverizzata, con conseguente maggiore assunzione dei composti bioattivi.
Composizione e principali componenti attivi
Cosa c’è dentro una porzione di tè giapponese Matcha che lo rende interessante dal punto di vista nutrizionale? Ecco alcuni elementi chiave.
- Catechine, in particolare l’epigallocatechina gallato (EGCG). Sono potenti antiossidanti presenti in quantità più elevate nel matcha rispetto a tè verdi tradizionali.
- L-teanina, un aminoacido che favorisce rilassamento e concentrazione, tipicamente elevato nelle foglie coltivate in ombra.
- Clorofilla: grazie a l’ombreggiatura delle piante, aumenta la concentrazione di clorofilla, che dà il colore e contribuisce a qualche effetto conversato come antiossidante.
- Caffeina: benché non sia il suo principale attributo, il tè giapponese Matcha contiene caffeina in quantità superiore rispetto al tè verde normale ma inferiore rispetto al caffè.
- Vitamine, minerali e altri fitocomposti: includono piccole quantità di vitamine A, B, C, E, e oligoelementi, nonché flavonoidi e derivati fenolici vari.
In sintesi, la combinazione di catechine ad alta concentrazione, L-teanina e caffeina in equilibrio rende il tè giapponese Matcha un elemento potenzialmente utile in vari ambiti di benessere.
Benefici accertati
Benefici cognitivi
Alcuni studi suggeriscono che il tè giapponese Matcha possa avere effetti positivi sulla funzione cognitiva, sulla concentrazione e sullo stress. Ad esempio, una review critica della letteratura ha evidenziato che l’assunzione di matcha potrebbe contribuire a ridurre lo stress e l’ansia, migliorare memoria e attenzione, sebbene gli effetti non siano ancora definitivi. In un esperimento dell’Kumamoto University in Giappone si è osservata una riduzione dei comportamenti ansiosi nei topi dopo assunzione di matcha o estratto di matcha.
Metabolismo, salute cardio-metabolica e antiossidante
Una delle aree più promettenti riguarda il metabolismo e la salute cardiometabolica: studi su animali hanno trovato che una dieta ad alto contenuto di grassi combinata con l’assunzione di matcha ha portato a una riduzione della velocità di aumento di peso, miglioramento del profilo glicidico e lipidico, riduzione di citochine infiammatorie e stress ossidativo. Un’altra indagine ha rilevato che nel contesto della popolazione giapponese bere tè verdi (e in alcuni casi matcha) è associato a un minor rischio di fratture ossee, grazie all’effetto delle catechine sugli elastici delle arterie e sul sistema scheletrico.
Inoltre, la fonte dell’Harvard T.H. Chan School of Public Health sottolinea che il tè giapponese Matcha può contenere più antiossidanti per porzione rispetto al tè verde classico e che questi fitocomposti possono contribuire a ridurre la pressione sanguigna, il colesterolo LDL e migliorare la sensibilità all’insulina.
È dunque plausibile che il consumo abituale, in un contesto di stile di vita sano, offra un contributo alla prevenzione di disfunzioni metaboliche e cardiovascolari, pur ricordando che non si tratta di una “cura miracolosa”.
Antinfiammatorio e potenziale ruolo antitumorale
Alcuni studi preliminari hanno esplorato anche l’effetto del tè giapponese Matcha sul sistema infiammatorio e sulla proliferazione cellulare, con risultati interessanti: ad esempio, in colture cellulari di cellule tumorali della mammella si è osservata alterazione del ciclo cellulare e riduzione della viabilità dopo esposizione a EGCG da matcha.
Acquisto online: lo shop di Erbavoglio
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Lo shop presenta un’interfaccia chiara, suddivisione per categorie (come “Peso e metabolismo”), suggerendo che l’approccio non è solo estetico ma orientato al benessere.
Per l’acquisto del tè giapponese Matcha tramite Erbavoglio, si può confidare su: qualità biologica, indicazione del grado “cerimoniale” (che tradizionalmente denota la qualità più elevata), e una presentazione che ne valorizza il profilo salutistico (con riferimento alla L-teanina).
Infine, acquistare online comporta il vantaggio di poter scegliere la quantità, leggere con calma le schede prodotto, e ricevere a domicilio senza doversi affidare a scaffali fisici. In questo senso, l’integrazione tra la solidità del marchio Erbavoglio e la proposta specifica di matcha offre una buona combinazione per chi cerca qualità e comodità.

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