Lo studio Frontiere Design, fondato e diretto dall’Architetto Piero Luigi Carcerano, è molto più di un atelier creativo: è un hub multidisciplinare dove si incontrano architettura, ingegneria, design industriale e ricerca tecnologica avanzata. Con sedi a Torino, Roma, Enna e in Cina, Frontiere Design si distingue per un approccio olistico e fortemente contemporaneo, in grado di affrontare le sfide ambientali, sociali ed estetiche del nostro tempo.
Un nome, una dichiarazione di intenti
Il nome Frontiere non è casuale. Esprime sin dal principio la volontà di superare i limiti: geografici, disciplinari, tecnologici e culturali. È un laboratorio che spazia dall’edificio al paesaggio, dal prodotto industriale alla ricerca sperimentale su materiali e sistemi costruttivi, in costante dialogo tra locale e globale.
Il sito frontieredesign.com rappresenta pienamente questa filosofia, offrendo una panoramica ricca e visivamente efficace sul mondo progettuale di Carcerano e del suo team. Dalla home page emerge con chiarezza la visione sistemica dello studio: ogni progetto è parte di un ecosistema più ampio, fatto di valori, ricerca e responsabilità.
Progetti tra Europa e Asia: il design come ponte culturale
Uno degli elementi che colpisce nella sezione Architettura è l’ampiezza del raggio d’azione dello studio. Particolarmente significativi i progetti realizzati in Cina, come il Zibo Innovation Industrial Park o il Cultural Center of Shandong, in cui Carcerano propone architetture sostenibili con impianti fotovoltaici, tetti verdi, materiali a basso impatto ambientale e un attento inserimento paesaggistico.
Progetti infrastrutturali come i Ponti Ecologici nella Bonded Zone di Zibo hanno ottenuto anche prestigiosi riconoscimenti internazionali, come il Gold Award Qilu Cap 2024, a conferma della qualità tecnica ed estetica dell’intervento. Ma Frontiere Design lavora anche in ambito europeo: interessanti i progetti di rigenerazione urbana e i centri culturali proposti in Italia e nei Balcani, come il Centro Congressi di Tirana.
Un approccio sperimentale: la tecnologia al servizio dell’ambiente
Carcerano è stato uno dei primi architetti italiani a sperimentare l’uso della realtà virtuale e della prototipazione digitale fin dagli anni ’90, fondando un centro VR in collaborazione con Carcerano Creative Engineering. Questa attenzione alla tecnologia è oggi messa al servizio dell’ambiente: l’obiettivo non è solo costruire, ma rigenerare, riconnettere, migliorare.
Nei progetti dello studio, la sostenibilità non è un elemento decorativo ma una componente strutturale: materiali eco-compatibili, recupero delle acque, orientamento solare, moduli prefabbricati e flessibili, uso di energie rinnovabili e processi di bonifica dei suoli inquinati sono tra gli strumenti costantemente impiegati.
Lo spazio come esperienza sensoriale
Nel pensiero di Carcerano, l’architettura è anche un fatto percettivo e culturale. Come ha spiegato in più occasioni – anche in interviste e pubblicazioni su riviste come Interiorissimi – lo spazio progettato deve diventare un’esperienza, una narrazione capace di coinvolgere la memoria, i sensi, il tempo. In questo senso, Frontiere Design si colloca all’incrocio tra razionalità ingegneristica ed emozione artistica, tra alta tecnologia e filosofia progettuale.
Riconoscimenti e visibilità internazionale
Il lavoro dello studio è stato premiato in numerosi contesti internazionali. Oltre al già citato premio in Cina, nel 2024 Carcerano ha ricevuto a Londra il Bond Street Award alla Camera dei Lord, per “la capacità di fondere estetica, tecnologia e cultura nel rispetto del contesto umano e territoriale”. Un riconoscimento che testimonia la crescente influenza internazionale dello studio.
Il sito web: un ecosistema narrativo
Il sito web www.frontieredesign.com è uno strumento narrativo efficace. Pulito, accessibile, ben organizzato, propone una navigazione fluida tra progetti, filosofia, visioni del futuro, articoli e riconoscimenti. Le sezioni FD World e Research & Development sono particolarmente interessanti per comprendere l’approccio a 360° che anima lo studio: uno sguardo attento alle trasformazioni tecnologiche, ma anche alle dinamiche sociali ed ecologiche.
Architettura per il XXI secolo
In un panorama progettuale che spesso fatica a uscire da una sterile autoreferenzialità formale, Frontiere Design emerge come esempio di concretezza e visione. L’Architetto Piero Luigi Carcerano ha saputo costruire una realtà dinamica e radicata nel presente, capace di intervenire in contesti complessi – urbani, ambientali, infrastrutturali – con soluzioni di forte impatto estetico e grande intelligenza sistemica.
Il sito web non è solo una vetrina, ma una vera piattaforma culturale per comprendere il pensiero e le azioni di uno studio che progetta con il futuro in mente, mantenendo sempre salda l’idea che architettura e innovazione possano e debbano camminare insieme.
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