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Father Mother Sister Brother: Il Leone d’Oro che divide il cuore e la mente

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Di Alberto Invernizzi
e Oscar Francesco Brega
dal Festival del Cinema di Venezia 2025

 

Lo scorso 6 settembre si è tenuta la cerimonia di premiazione della 82ª Mostra del Cinema di Venezia: Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch, presentato in concorso, ha sorpreso tutti vincendo il Leone d’Oro come miglior film.

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Questa pellicola a episodi esplora le dinamiche familiari attraverso tre storie ambientate in diverse città: New Jersey (storia intitolata “Father”), Dublino (“Mother”) e Parigi (“Sister Brother”). Ogni capitolo si concentra su una riunione tra membri di famiglie distanti, affrontando temi come la solitudine, la colpa e la difficoltà di comunicazione. Il cast stellare include Tom Waits, Adam Driver, Mayim Bialik, Charlotte Rampling, Cate Blanchett, Vicky Krieps, Indya Moore e Luka Sabbat.

festival-venezia-2025-01Il film si distingue per il suo tono sobrio e riflessivo, privo di climax drammatici tradizionali. Jarmusch adotta uno stile minimalista, caratterizzato da dialoghi essenziali e un ritmo lento, che invita lo spettatore a una riflessione profonda sulle relazioni familiari. Le storie, pur essendo indipendenti, condividono una sensazione di malinconia e di ricerca di connessione, rendendo il film un’esperienza emotiva e contemplativa. In ciascuna delle tre famiglie rappresentate mancano dei componenti: in una, il padre; nell’altra, la madre; e nell’ultima, entrambi i genitori.

Di conseguenza, ciò che rende speciale Father Mother Sister Brother è la sua natura intima e contenuta, che fa sentire lo spettatore come un fantasma silenzioso che assiste alle riunioni delle famiglie protagoniste, senza possibilità di partecipare.

Ciò che pecca è l’ultimo capitolo. Mentre le prime due parti intrattengono e seguono filoni e tematiche diverse ma complementari, gli ultimi 40 minuti sembrano fin troppo distaccati rispetto ai precedenti. La pellicola cambia improvvisamente il ritmo, rallentandolo notevolmente e diventando più riflessiva, forse troppo.

Ciascun membro del cast si distingue all’interno di questo progetto grazie a performance molto variegate. In mezzo a questa ensemble di attori emergenti e candidati all’Oscar, possiamo menzionare il personaggio di Charlotte Rampling, una madre segnata dal tempo che incarna la fragilità, i cui sguardi, silenzi e pause rivelano molto più di qualsiasi dialogo.

festival-venezia-2025-02Dunque, meritava davvero il premio di miglior film della mostra? A dir nostro, no. Tuttavia, la sua capacità di trattare temi universali con discrezione, profondità e una semplicità rappresentativa della quotidianità di tutti noi lo ha fatto diventare uno dei più discussi del festival. Altri titoli risultavano più completi e meritevoli dell’ambito premio.

Dopo essere stato presentato nei festival internazionali come New York e Londra, il film uscirà in Italia il 24 dicembre, distribuito da MUBI, data perfetta per celebrare le riunioni familiari e l’imbarazzo velato che portano con sé.

Alberto Invernizzi
Oscar Francesco Brega
dal Festival del Cinema di Venezia 2025

 

 

 

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Foto di copertina di Nicola Quirico, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

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