Società

Avviso ai fedeli: Don Francesco Cristofaro denuncia un inganno digitale a suo nome

don_francesco_cristofaro
Nella Foto: Don Francesco Cristofaro
 .
La nostra rivista, da sempre impegnata a smascherare fake news e a proteggere i lettori da truffe e inganni, ha intervistato Don Francesco Cristofaro, sacerdote calabrese vittima di un’odiosa frode online. Conosciuto per la sua presenza su Padre Pio TV, Tv2000 e per i suoi 250 mila follower su Facebook, Don Francesco è stato preso di mira da truffatori che, utilizzando profili falsi con il suo nome e la sua immagine, hanno raggirato numerosi fedeli. In questa esclusiva intervista, Don Francesco racconta la sua esperienza, svela il modus operandi dei malintenzionati e offre preziosi consigli per evitare di cadere in queste trappole, ribadendo il suo impegno per una comunicazione autentica e una fede al servizio della verità.
Don Francesco Cristofaro
Don Francesco Cristofaro

Don Francesco, può raccontarci come ha scoperto che il suo nome e la sua immagine venivano usati per creare profili falsi e truffare le persone?

“Ho iniziato a ricevere messaggi da alcuni fedeli che mi avvertivano di contatti strani da profili che usavano il mio nome e la mia foto. Mi chiedevano se fossi davvero io a scrivere loro, spesso per richieste di denaro o favori. Quando ho verificato, ho scoperto che si trattava di profili falsi. È stato un duro colpo, perché la mia missione è aiutare le persone, non certo ingannarle o chiedere loro del denaro in cambio di preghiere.”


Quali tipi di messaggi o richieste hanno ricevuto le vittime da questi profili falsi? Ci può descrivere il modus operandi dei truffatori?

“I truffatori si presentano come me, usando mie foto e copiando il mio modo di scrivere. Contattano i fedeli tramite messaggi privati, spesso chiedendo donazioni per presunte opere di carità o emergenze personali, come aiuti per malati. In altri casi, cercano di ottenere informazioni personali o bancarie. Sfruttano la fiducia che le persone hanno in me come sacerdote.”


Lei è una figura molto conosciuta, con 250 mila follower su Facebook e una presenza su TV e radio cattoliche. Credi che la sua notorietà abbia reso più facile per i truffatori sfruttare la sua identità?

“Purtroppo sì. La mia visibilità su Padre Pio TV o altre emittenti e sui social media mi rende un bersaglio facile. I truffatori sanno che un sacerdote con tanti follower ispira fiducia, e ne approfittano per ingannare chi mi segue con affetto. È un abuso che ferisce non solo me, ma tutta la comunità.”


Quali sono le reazioni delle persone che l’hanno contattata dopo essere cadute nella truffa? Hanno subito perdite economiche o emotive significative?

“Molti erano sconvolti e feriti. Alcuni hanno perso somme di denaro, anche piccole, ma per loro significativi. Altri si sentivano traditi, perché pensavano di aver aiutato me o una causa cristiana. La perdita più grande è stata la fiducia: si sono sentiti ingannati in nome della fede, e questo mi addolora profondamente anche se ripetutamente io faccio gli appelli alla prudenza anche diversivi video pubblicati sul mio canale YouTube.”


Ha denunciato la situazione alle autorità? Quali passi concreti stanno intraprendendo per fermare questi truffatori?

“Ho sporto denuncia alle autorità competenti, che stanno indagando. Sto anche collaborando con i miei legali per segnalazione i profili falsi alle piattaforme social e farli rimuovere. Inoltre, uso ogni occasione, come questa intervista, per avvertire le persone e chiedere loro di segnalarmi contatto qualsiasi sospetto.”


Come possono i fedeli e i suoi follower distinguere i suoi profili ufficiali da quelli falsi? Ci sono segnali specifici a cui prestare attenzione?

“Consiglio di verificare sempre il profilo ufficiale: il mio account Facebook ha 250 mila follower. Non contatto mai privatamente per chiedere denaro o favori. Se ricevete messaggi strani, controllati il nome utente, l’ortografia, o contattatemi direttamente tramite la mail o in diretct sul mio profilo Instagram verificato.”


Lei conduce programmi su Padre Pio TV e ha una forte presenza online. Come pensa che questa vicenda possa influire sulla fiducia dei suoi spettatori e follower?

“È una ferita, perché la fiducia è il cuore della mia missione. tuttavia, credo che parlando apertamente di questa truffa possiamo rafforzare il legame con chi mi segue. Voglio rassicurare tutti: continuerò a portare il messaggio di speranza e fede, e insieme possiamo proteggerci da questi inganni.”


Quali misure sta adottando per proteggere la sua identità online e prevenire ulteriori abusi? Ha consigli per altre personalità pubbliche che potrebbero essere a rischio?

“Sto rafforzando la sicurezza dei miei account e monitorando costantemente i social. Consiglio a tutti, specialmente a chi ha una presenza pubblica, di usare password complesse, attivando l’autenticazione a due fattori e segnalando subito profili sospetti. È importante anche educare il pubblico a riconoscere i segnali di una truffa.”


In qualità di sacerdote e comunicatore, che messaggio vuole lanciare ai fedeli per proteggerli da queste truffe, soprattutto in un contesto in cui la fede può essere sfruttata per ingannare?

“Non lasciate che la vostra generosità venga usata contro di voi. La fede ci chiama ad aiutare il prossimo, ma con prudenza. Verificate sempre chi vi contatta, non condividete dati personali e, se avete dubbi, rivolgetevi alla vostra parrocchia o ai miei canali ufficiali. Dio ci chiede di essere caritatevoli, ma anche vigilanti.”


Lei sarà presto a Torino per presentare il suo libro “Luce sul mio cammino”. Come pensa di usare queste occasioni pubbliche per sensibilizzare ulteriormente sulla questione?

“Durante gli incontri, come quello di Torino presso la Parrocchia San Pellegrino Laziosi in corso Racconigi, parlerò di questa vicenda per avvertire i presenti. Il mio libro Luce sul mio cammino invita a trovare nella speranza fede, e voglio usare queste occasioni per rafforzare la comunità, insegnando a proteggersi e a non lasciare che i truffatori spengano la nostra luce.”

È possibile seguire e contattare Don Francesco Cristofaro attraverso i suoi canali social:


 

 

Breve Decalogo per Evitare le Truffe Online

Sulla scia dell’intervista a Don Francesco Cristofaro, vittima di una truffa che ha sfruttato la sua identità di sacerdote per ingannare i fedeli, proponiamo un decalogo pratico per aiutare i lettori a proteggersi dalle frodi online, specialmente quelle che sfruttano la fiducia e la fede.

Ecco 10 consigli essenziali:

1. Verifica l’identità del profilo
Controlla se l’account è ufficiale (es. badge di verifica su Facebook o Instagram) e diffida di profili con pochi follower, foto sospette o nomi leggermente alterati (es. “DonFrancesco” invece di “Don Francesco Cristofaro”).

2. Non condividere dati personali
Non fornire mai informazioni sensibili come codici fiscali, numeri di carte di credito o indirizzi a chi ti contatta tramite messaggi privati, anche se sembra una persona fidata.

3. Diffida di richieste di denaro
Un sacerdote o una figura pubblica autentica non chiederà mai donazioni tramite messaggi privati. Se ricevi richieste di denaro per “opere di carità” o “emergenze”, verifica direttamente con i canali ufficiali.

4. Controlla i dettagli del messaggio
I truffatori spesso usano un linguaggio generico, errori grammaticali o toni insistenti. Presta attenzione a incongruenze nel modo di scrivere rispetto allo stile della persona reale.

5. Usa i canali ufficiali per comunicare
Se vuoi contattare una figura pubblica come Don Francesco, utilizza solo i profili o i contatti verificati, ad esempio quelli indicati su siti ufficiali come Padre Pio TV o TV2000.

6. Segnala profili sospetti
Se ricevi messaggi da un account dubbio, segnalalo immediatamente alla piattaforma (Facebook, Instagram) e avvisa la persona interessata tramite i suoi canali ufficiali.

7. Attiva l’autenticazione a due fattori
Proteggi i tuoi account social con password complesse e l’autenticazione a due fattori per evitare che i truffatori accedano ai tuoi dati o creino profili falsi a tuo nome.

8. Consulta la tua comunità
Se ricevi richieste strane, confrontati con la tua parrocchia, amici fidati o familiari prima di agire. La fede si vive in comunità, e il confronto può smascherare un inganno.

9. Educa te stesso e gli altri
Informati su come funzionano le truffe online (es. phishing, profili fake) e condividi queste informazioni con familiari e amici, soprattutto con chi è meno esperto di tecnologia.

10. Mantieni la prudenza senza perdere la fiducia
La generosità è un valore cristiano, ma va accompagnata dalla vigilanza. Non lasciare che i truffatori sfruttino la tua bontà: verifica sempre e agisci con consapevolezza.

Comments

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *