News Spazio & Fisica

Addio Francesco Guerra, pioniere della fisica matematica sui sistemi complessi

francesco-guerra-fisico

Francesco Guerra, scomparso il 19 giugno 2025 all’età di 83 anni, è stato uno dei più profondi pensatori della fisica matematica moderna: noto soprattutto per i suoi studi sulla teoria quantistica dei campi e sui vetri di spin, ha posto le basi rigorose che hanno permesso a uno dei suoi allievi più celebri, Giorgio Parisi — poi premio Nobel — di raggiungere traguardi straordinari.
Parisi non ha dubbi: “Francesco aveva uno sconfinato amore per la fisica. Io gli devo moltissimo, sia per le sue scoperte sia per le innumerevoli discussioni scientifiche che mi hanno formato”.
Enzo Marinari, altro illustre studente, lo descrive come “un vero genio, di cultura smisurata e onestà impressionante… per lui capire gli altri e aiutarli era fondamentale”

Diversi gli aneddoti e le testimonianze

Il rigore e l’intuizione sulle vetri di spin
Le ricerche di Guerra sulla simmetria “replica” e il modello di Sherrington–Kirkpatrick hanno costituito il pilastro su cui Michel Talagrand ha edificato una dimostrazione pienamente rigorosa della formula di Parisi. Talagrand stesso ha riconosciuto: “nonostante i progressi iniziali di Guerra, fu lui a dotare la teoria di solide basi matematiche”

Enzo Marinari ricorda: “Quando Guerra tornò da Princeton, iniziò subito a seguirci. Quando Parisi propose un nuovo problema, Guerra era entusiasta” e divenne figura chiave nel gruppo che portò all’introduzione di tecniche come il tempering nei calcoli Monte Carlo
Era quindi non solo insegnante, ma bussola intellettuale anche nei metodi più innovativi.

Il riconoscimento internazionale

Guerra fu invitato come relatore plenary al Congresso Europeo di Matematica (2004) e al Congresso Internazionale di Fisica Matematica (2006) . Tali incarichi testimoniano l’alta stima internazionale per i suoi contributi.

Nato a Napoli il 10 novembre 1942, si laurea nel 1964, svolgendo i primi incarichi tra CNR e INFN a Napoli
Insegnò a Salerno (1972–’74), fece esperienza all’estero (Aix‑Marseille, Princeton), poi tornò in Italia come direttore a Salerno, e nel 1979 approdò alla Sapienza di Roma, dove diresse Matematica e poi Fisica fino al 2001
Oltre alla teoria quantistica dei campi, ha formulato le identità di Ghirlanda–Guerra, fondamentali nello studio dei vetri di spin e nei sistemi complessi

Grazie al rigore metodologico e all’approccio multidisciplinare, Guerra ha tracciato un sentiero per una fisica matematica davvero solida. Le sue idee hanno attraversato confini disciplinari, influenzando fisici teorici, matematici e specialisti nei sistemi complessi. Molti suoi allievi — oggi rinomati ricercatori — lo ricordano non solo come mentore, ma come riferimento umano e morale: capace di stimolare, correggere, illuminare.

Francesco Guerra non è stato solo un grande scienziato: è stato un maestro capace di coniugare passione, rigore e umanità. La sua scomparsa lascia un profondo vuoto, ma anche una traccia indelebile: la certezza che la fisica matematica ha ancora tanto da costruire su quanto ha instancabilmente costruito lui.

 

 Autore dell’immagine di copertina è LuckyCoupon in CC

Comments

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *