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Scienza, arte e società si intrecciano a Genova: ecco le anticipazioni sul Festival della Scienza 2025

Dal 23 ottobre al 2 novembre Genova ospita la XXIII edizione del Festival della Scienza. Attesi premi Nobel, nuove mostre e una riflessione profonda sul tema degli “Intrecci”.

Genova si prepara ad accogliere la ventitreesima edizione del Festival della Scienza, in programma da giovedì 23 ottobre a domenica 2 novembre 2025. Una manifestazione ormai considerata tra le più importanti al mondo nella divulgazione scientifica, che quest’anno si presenta sotto il segno della parola chiave “Intrecci”, richiamando il dialogo tra discipline, saperi e linguaggi.

Per undici giorni, il capoluogo ligure trasformerà musei, teatri, palazzi storici e spazi culturali in laboratori del pensiero, ospitando circa 250 eventi tra conferenze, mostre, spettacoli e laboratori. Oltre 300 realtà tra enti di ricerca, università, associazioni, aziende ed editori contribuiranno a dar vita a un’edizione che si annuncia tra le più ricche e multidisciplinari di sempre.

I temi principali: dalle neuroscienze all’IA, passando per la sostenibilità

Il programma si concentrerà sui grandi snodi della ricerca contemporanea: tecnologie quantistiche, neuroscienze, intelligenza artificiale, sostenibilità ambientale ed energia, salute, big data e il complesso rapporto tra scienza, arte e società. L’obiettivo, come da tradizione, è coinvolgere attivamente il pubblico, attraverso esperienze immersive, divulgazione rigorosa ma accessibile, e occasioni di incontro con i protagonisti del mondo scientifico.

Le mostre: tra robotica, virus e la magia dell’infinitamente piccolo

Il 2025 è l’Anno Internazionale delle Scienze e Tecnologie Quantistiche, e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare lo celebra con Quantum Insights, una mostra che ripercorre i misteri e le applicazioni della meccanica quantistica, dalle origini fino alle tecnologie del futuro.

L’Istituto Nazionale di Astrofisica celebra invece i vent’anni del Large Binocular Telescope con una mostra fotografica dedicata alla storia del più grande telescopio al mondo, che vanta anche importanti componenti italiane.

Suggestiva e didattica anche Viaggio al centro dell’atomo, proposta dal Centro Fermi, che guida il pubblico attraverso gli esperimenti di Enrico Fermi, rievocando scoperte fondamentali come la fissione nucleare.

Il tema dell’“infinito” sarà al centro della mostra Infiniti intrecci, curata dall’Università di Genova, che esplorerà il concetto tra matematica, arte e filosofia. Multisensoriale sarà invece l’esperienza proposta dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia con Terra – Il Pianeta in 5 sensi, un percorso che traduce i fenomeni geofisici in esperienze percettive.

L’Istituto Italiano di Tecnologia porterà invece Proboscis, una mostra dedicata ai robot ispirati alla natura: protagonista sarà Eleanor, la prima “proboscide robotica soffice” mai realizzata, frutto di studi sul comportamento degli animali.

Imperdibile anche Grande come un virus, realizzata dal CNR in collaborazione con lo IED: un percorso nel mondo nanoscopico dove si potrà “tenere in mano” un virus e comprenderne la struttura e le funzioni. Torna infine uno dei classici del Festival: Semplice e complesso, mostra interattiva del CNR che invita a scoprire la scienza nascosta dietro oggetti e strutture della vita quotidiana.

Ospiti d’eccezione: Tonelli e tre premi Nobel

Ad aprire ufficialmente il Festival sarà Guido Tonelli, fisico del CERN e uno dei protagonisti della scoperta del bosone di Higgs, con una lectio magistralis che sfiderà le nostre certezze sulla materia. Nei primi giorni sono attesi tre premi Nobel: Katalin Karikó, insignita nel 2023 per le sue ricerche che hanno reso possibili i vaccini mRNA contro il Covid-19, Michel Mayor, premiato nel 2019 per la scoperta del primo esopianeta, e Sir Paul Nurse, Nobel per la Medicina nel 2001 grazie agli studi sui regolatori del ciclo cellulare.

Nuova presidenza per l’Associazione Festival della Scienza

A guidare l’edizione 2025 sarà il nuovo presidente dell’Associazione Festival della Scienza, Domenico Coviello, nominato lo scorso 24 luglio dall’assemblea dei soci. Succede a Massimo Nicolò, dimissionario per sopraggiunta incompatibilità con l’incarico di assessore della Regione Liguria. Coviello è direttore del laboratorio di genetica umana all’IRCCS Gaslini di Genova e vanta una carriera internazionale con esperienze alla Harvard Medical School, al Guy’s Hospital di Londra e all’Università di Oxford.

Un’immagine per raccontare la complessità della scienza

A interpretare visivamente il tema degli “Intrecci” è stata chiamata la coppia creativa madrilena Nastplas, formata da Fran R. Learte e Natalia Molinos. L’opera scelta per il Festival è un intreccio di forme, colori e linee che rappresenta la connessione tra discipline, tra natura e società, tra passato e futuro. Un omaggio alla bellezza delle reti invisibili che governano il mondo, dal DNA alle intelligenze artificiali, passando per gli equilibri ecologici e i dialoghi interculturali.


Con la sua proposta ampia e articolata, il Festival della Scienza 2025 si conferma un appuntamento imperdibile per chi vuole capire come la scienza plasmi il presente e immagini il futuro. In un’epoca segnata da sfide globali, intrecciare sapere e partecipazione diventa non solo un esercizio culturale, ma un’urgenza collettiva.