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Tutti i Premi Nobel italiani: l’elenco completo dal 1906 ad oggi

In oltre un secolo di storia, ventuno italiani e italiane hanno conquistato il prestigioso Premio Nobel, spaziando tra letteratura, medicina, fisica, chimica, economia e pace.
Dal primo riconoscimento assegnato a Giosuè Carducci nel 1906, fino al più recente, conferito al fisico Giorgio Parisinel 2021, l’Italia ha saputo distinguersi per talento e innovazione, posizionandosi al settimo posto nel mondo per numero di Nobel vinti.


Premi Nobel italiani per la Letteratura

La letteratura è la disciplina più premiata: sei autori italiani hanno ricevuto l’onore di Stoccolma.


Premi Nobel italiani per la Medicina

Anche la medicina conta sei premiati, pionieri di scoperte che hanno cambiato la ricerca mondiale.


Premi Nobel italiani per la Fisica

È la disciplina che ha regalato all’Italia alcuni dei suoi più grandi scienziati.


Premio Nobel italiano per la Chimica


Premio Nobel italiano per l’Economia


Premio Nobel italiano per la Pace


L’eredità dei Nobel italiani

Dalla poesia alla genetica, dalle onde radio alle particelle elementari, i 21 Premi Nobel italiani rappresentano il meglio del pensiero, della creatività e della ricerca del nostro Paese.
Ognuno di loro racconta una storia di passione, dedizione e curiosità scientifica, valori che continuano a ispirare nuove generazioni di studiosi e artisti.

Cosa significa, in concreto, vincere un Premio Nobel

Ricevere un Premio Nobel non è soltanto un onore simbolico: è un evento che cambia la vita di chi lo ottiene. Ogni vincitore riceve una medaglia d’oro con l’effigie di Alfred Nobel, un diploma artistico unico e un assegno dal valore di diversi milioni di corone svedesi, che corrisponde a quasi un milione di euro. Se il premio è condiviso da più persone, la somma viene divisa in parti uguali.

Oltre al valore economico, però, il Nobel rappresenta un riconoscimento mondiale. Significa entrare in una cerchia ristrettissima di individui che hanno contribuito in modo decisivo al progresso umano, nelle arti come nelle scienze. Da quel momento, la vita del premiato cambia radicalmente: cresce la sua autorevolezza, aumentano le collaborazioni e le occasioni di ricerca, le università e le istituzioni si contendono la sua presenza, e la sua voce acquista un peso nuovo nel dibattito pubblico.

Molti vincitori non si fermano alla medaglia. Anzi, spesso utilizzano la notorietà raggiunta per continuare a diffondere conoscenza, sostenere cause civili, promuovere la pace o finanziare nuovi progetti di ricerca. È il caso, per esempio, di Rita Levi-Montalcini, che dopo il Nobel per la medicina fondò un centro dedicato allo studio del cervello e si impegnò a favore dell’educazione scientifica femminile.

Il conferimento del premio avviene il 10 dicembre, giorno dell’anniversario della morte di Alfred Nobel. A Stoccolma, o a Oslo per il Nobel per la Pace, si svolge una cerimonia solenne durante la quale i vincitori ricevono il premio direttamente dal re di Svezia, davanti a centinaia di ospiti e personalità internazionali. Segue un grande banchetto di gala, tradizione che rende l’evento uno dei momenti più prestigiosi dell’anno accademico e culturale mondiale.

Dopo la vittoria, molti studiosi e artisti sperimentano quello che viene definito “l’effetto Nobel”: le loro opere vengono ristampate e tradotte, le ricerche citate più spesso, le università coinvolte ottengono nuovi fondi e prestigio. In altre parole, l’impatto del Nobel non si limita al singolo, ma si estende all’intero ambiente che lo circonda.

Al di là dei numeri e dei riconoscimenti ufficiali, vincere un Premio Nobel significa essere riconosciuti come qualcuno che ha lasciato un segno positivo nell’umanità. È la testimonianza più alta che un’idea, una scoperta o un’opera di pensiero possano davvero contribuire al bene comune. Ed è proprio questo, in fondo, il significato più profondo del sogno di Alfred Nobel: premiare chi, con il proprio lavoro, ha reso il mondo un po’ migliore di come l’ha trovato.