La scelta della base giusta per il gel semipermanente è il primo passo per una manicure resistente, lucente e duratura. Spesso si tende a dare più importanza al colore o al top coat, ma la base è ciò che garantisce l’adesione del prodotto all’unghia naturale e ne preserva la salute. Comprendere quale tipologia utilizzare in base alla struttura dell’unghia, alle abitudini della cliente e all’effetto desiderato è fondamentale sia per le professioniste sia per chi si cimenta con la manicure a casa.
L’importanza della base nel semipermanente
La base è lo strato di connessione tra l’unghia e il gel colorato. La sua funzione principale è favorire l’adesione, evitando il sollevamento del prodotto e proteggendo la lamina ungueale da possibili danni o ingiallimenti.
Oltre a migliorare la durata, una base di qualità:
- uniforma la superficie dell’unghia, riempiendo micro-imperfezioni;
- riduce la porosità e aumenta la resistenza;
- crea una barriera protettiva contro l’umidità e gli agenti esterni.
Una buona base deve adattarsi non solo al tipo di unghia, ma anche allo stile di vita di chi la indossa. Unghie sottili, fragili o che si sfogliano facilmente richiedono formule più elastiche e rinforzanti, mentre chi ha una lamina dura e sana può optare per basi più rigide e autolivellanti.
Le principali tipologie di base per semipermanente
Come ci racconta 100 Colpi di Lima, negozio specializzato nella vendita di gel semipermanenti online, le basi non sono tutte uguali. A seconda della loro formulazione e densità, si possono distinguere tre grandi famiglie, ciascuna con caratteristiche precise.
Basi standard o classiche
Sono le più leggere e facili da applicare. Ideali per unghie normali o forti, garantiscono una buona adesione e una rimozione semplice con impacco solvente.
Non aggiungono spessore, quindi sono perfette per chi desidera un risultato sottile e naturale. Tuttavia, non sono consigliate per chi ha unghie deboli o tendenti alla flessione, poiché offrono poco rinforzo strutturale.
Basi rinforzanti o builder
Contengono una maggiore percentuale di resine e polimeri, offrendo una struttura più resistente. Possono essere utilizzate per piccole ricostruzioni, per uniformare l’unghia o correggere leggere imperfezioni.
Sono ideali per chi desidera una manicure più solida e duratura o per unghie che si spezzano facilmente. Si rimuovono preferibilmente con lima o fresa, poiché la densità le rende meno solubili.
Basi rubber o elastiche
Sono formulate per garantire massima flessibilità. Seguono i movimenti naturali dell’unghia senza sollevarsi e aderiscono perfettamente anche a superfici più problematiche.
La loro consistenza viscosa consente una facile autolivellatura e un effetto rinforzante anche su unghie sottili. Ottime per chi pratica sport o ha uno stile di vita dinamico.
Come scegliere la base in base al tipo di unghia
Ogni unghia ha esigenze diverse, e la base deve rispondere a queste caratteristiche.
Ecco una guida orientativa:
- Unghie sottili o flessibili: scegliere una base rubber o elastica, in grado di adattarsi ai movimenti naturali e ridurre il rischio di sollevamenti.
- Unghie fragili o danneggiate: preferire una base rinforzante o builder, che aggiunga spessore e stabilità. In alcuni casi, può essere utile abbinare un primer specifico per migliorare l’adesione.
- Unghie normali: una base classica è sufficiente, purché sia di buona qualità e applicata correttamente.
- Unghie che si sfogliano o si spezzano: utilizzare una base densa e autolivellante, in grado di riempire micro-fessure e creare una superficie omogenea.
La scelta va sempre abbinata al corretto protocollo di preparazione: limatura, sgrassaggio, primer e catalizzazione devono essere eseguiti con precisione per garantire una tenuta ottimale.
Errori da evitare durante l’applicazione
Anche la miglior base può risultare inefficace se applicata male. Gli errori più comuni includono:
- Eccesso di prodotto: uno strato troppo spesso può impedire la polimerizzazione completa sotto la lampada, causando sollevamenti o bolle.
- Mancata pulizia della lamina: residui di polvere o grasso compromettono l’adesione. È indispensabile sgrassare bene con cleanser prima dell’applicazione.
- Cattiva sigillatura dei bordi: se la punta dell’unghia non è sigillata, il gel tende a staccarsi più rapidamente.
- Tempi di catalizzazione errati: ogni base ha un tempo di polimerizzazione preciso; seguire le istruzioni del produttore è fondamentale per la durata del lavoro.
Curare questi passaggi è ciò che distingue una manicure professionale da una che dura solo pochi giorni.
Piccoli segreti per una manicure più resistente
Per prolungare la durata del semipermanente, bastano pochi accorgimenti. Utilizzare sempre prodotti compatibili della stessa linea, evitare di lavarsi le mani subito dopo la manicure e applicare regolarmente olio per cuticole aiuta a mantenere l’unghia elastica e idratata.
Inoltre, tra una rimozione e l’altra, è consigliabile concedere una pausa di qualche giorno o un trattamento rinforzante per ridurre la sensibilità della lamina.
Le onicotecniche più esperte sanno che la base è molto più di un semplice prodotto di supporto: è la vera architettura su cui poggia la durata e la bellezza dell’intera manicure. Scegliere con consapevolezza, conoscendo le proprie esigenze e quelle delle clienti, è il modo migliore per garantire risultati professionali e mani sempre impeccabili.