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Il Pandolce di Niko Romito

Il pandolce di Niko Romito

Il Pandolce di Niko Romito e il messaggio che ci porta.

Il lockdown è terminato, ma è come se il virus, che appare sotto controllo, vivesse ancora  nella nostra mente. Ci muoviamo piano, a rallentatore, diffidenti. Forse è l’isolamento forzato, oppure lo spauracchio dell’essere più poveri, dell’aver perso le proprie certezze, dell’aver scoperto di essere vulnerabili. O forse è il senso d’impotenza che abbiamo provato di fronte ad una situazione che non potevamo controllare.

Voglia di vivere, di ridere, di provare, di curiosare, di sperimentare azzerata.

Siamo in attesa di un salvatore che ci traghetti verso la riva, invece di iniziare a nuotare, come se non fossimo in grado di salvarci da soli.

I messaggi che ci circondano aumentano questa condizione: parlano di aiuti, supporti, garanzie, tutele e indirettamente ci etichettano come  “privi di strumenti”per far fronte.

Il PANDOLCE

Non la pensa così lo chef Niko Romito che il lockdown lo ha vissuto e subito in modo pesante.

Tutti i suoi locali chiusi fin dall’inizio per rispetto ai propri dipendenti: Milano, Roma, Castel di Sangro con il Reale, tutti serrati perché la pandemia colpisce la socialità, gli scambi, la comunicazione, la condivisione.

Bilancio pesantissimo per un settore così radicato nel nostro territorio con una ripartenza che sembra difficilissima. Eppure, lo chef abruzzese, in un momento dove il mondo si è fermato in attesa di qualcosa, lancia un nuovo prodotto. Una novità nella sua offerta e gli dà un nome che la dice lunga:  PANDOLCE. il PANE, simbolo della filosofia di Romito, cibo semplice ma non facile che richiede impegno e fatica. DOLCE  indica un gusto particolare, piacevole, delicato, affettuoso. Un abbraccio che ci accompagni durante tutta la giornata. E infatti, lo chef pensa il PANDOLCE  come una coccola quotidiana, disponibile tutto l’anno, da gustare in ogni momento della giornata. Il Gusto e il Profumo sono quelli delle materie prime con cui è preparato. Tecnica e Tecnologia ne determinano il risultato: anni di studio e ricerche sulle tecniche di fermentazione dei lievitati presenti nella tradizionale pasticceria italiana. Un impasto quasi evanescente reso tale da una emulsione di mandorle biologiche e di olio extravergine di oliva, dove Etica ed Estetica si fondono perfettamente.L’impasto è talmente soffice da stupire, il sapore delicato, quasi cremoso. Due varianti: classico e al cioccolato. Conquista immediatamente, ha un sapore nuovo e antico allo stesso tempo. Il PANDOLCE riporta all’infanzia, alle scampagnate, alle merende di pane e cioccolato sotto le querce secolari, alla semplicità dei gusti che non significa banalità.

Un mi voglio bene” pronto a tutte le ore del giorno ma Il PANDOLCE di Niko Romito,  è qualcosa di più, in questo momento particolare ed è per questo che ha un valore simbolico elevatissimo. E’ il darsi da fare, è un nuovo inizio, è l’andare avanti , il ” Non abbiamo bisogno di aspettare che ci salvino, possiamo farlo da soli.”

È il “basta cominciare a nuotare per arrivare alla riva “

Grazie Chef.

 

Questo articolo è apparso su Avalon-Giornale-Cronache di un libero pensiero

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