Gravita Zero: comunicazione scientifica e istituzionale

IIT: 3,5 milioni di euro a 2 giovani scienziate per studio sindrome di Down e interazione sociale robot-uomo

Agnieszka Wikowska (credits D. Farina- IIT)

Laura Cancedda, 41 anni, è una delle tre ricercatrici attive in Italia a cui oggi l’ERC ha assegnato le borse Consolidator per lo studio di un nuovo trattamento per i deficit cognitivi della sindrome di Down. Agnieszka Wykowska, 39 anni, trasferisce il suo progetto dalla Germania all’IIT per sviluppare robot “collaboratori” in grado di mostrare stati mentali.

In dieci anni di attività sono 15 i progetti ERC vinti da IIT, di cui un terzo da parte di ricercatrici donne.

Genova, 13 dicembre 2016 – L’IIT-Istituto Italiano di Tecnologia si aggiudica 2 nuovi progetti scientifici finanziati dal Consiglio Europeo della Ricerca (ERC-European Research Council) per un totale di 3,5 milioni di euro. I due progetti avranno la durata di 5 anni e sono guidati da giovani neuroscienziate: Laura Cancedda, 41 anni, che avrà a disposizione 2 milioni di euro per applicare le nuove tecniche di editing genetico CRISPR-Cas9 all’identificazione di un trattamento per i deficit cognitivi della Sindrome di Down (progetto GenEdiDS); e Agnieszka Wykowska, 39 anni, finanziata con circa 1,5 milioni per lo studio delle interazioni sociali tra uomini e robot, in particolare in relazione all’interpretazione degli stati mentali, un elemento chiave dello sviluppo dei futuri robot “compagni”, come per esempio l’umanoide iCub (progetto InStance). In totale sono così 15 i progetti ERC ottenuti dall’IIT in dieci anni di attività, di cui un terzo guidati da ricercatrici donne.

Laura-Cancedda (credits D. Farina- IIT)

Il finanziamento a Laura Cancedda è stato comunicato ufficialmente oggi dall’ente europeo ERC, che ha assegnato in totale in tutta Europa 314 borse per ricercatori con una storia scientifica di almeno 7 anni, a 12 anni dal dottorato, e che vogliono consolidare la loro ricerca restando in Europa (Consolidator grant). Il finanziamento è avvenuto dopo una valutazione di 2274 proposte complessive, con un tasso di successo del 13.8 %. I ricercatori italiani beneficiari della borsa sono 38 (secondi rispetto ai tedeschi con 50), ma di cui solo 14 sono attivi in enti di ricerca e università italiane, e tra questi solo 3 sono donne, tra cui, appunto, Cancedda. La percentuale di donne assegnatarie dei finanziamenti dell’ERC è stata complessivamente del 28%.

Laura Cancedda è una neuroscienziata, che si è formata tra l’Università di Genova, la Scuola Normale Pisa e l’Università della California di Berkeley (Usa), e ha iniziato a lavorare come ricercatrice in IIT nel 2008. Ha 34 pubblicazioni e 2 invenzioni coperte da brevetto, e dal 2016 è diventata scienziata dell’Istituto Dulbecco Telethon. Il progetto GenEdiDS, finanziato dall’ERC, ha l’obiettivo di comprendere se un intervento di manipolazione genetica limitato esclusivamente ad alcune cellule del sistema nervoso ancora in fase di sviluppo, possa ridurre le disabilità intellettive associate alla sindrome di Down. Tale patologia, infatti, è la principale causa di disabilità intellettive con cause genetiche definite, ma rispetto cui non si hanno ancora soluzioni terapeutiche. Cancedda utilizzerà le nuove tecniche di editing genetico, CRISPR-Cas9, per ricercare nuovi possibili metodi di cura prenatali e cercherà di implementare nuove soluzioni tecnologiche per applicazioni future.

Agnieszka Wikowska (credits D. Farina- IIT)

Agnieszka Wykowska è una neuroscienziata cognitiva, che studia le interazioni tra uomini e robot, focalizzandosi sugli aspetti di comunicazione non verbale, in particolare relativi all’interpretazione degli stati mentali, come per esempio le intenzioni. Il suo progetto, InStance, è stato finanziato dall’ERC a settembre 2016 con una borsa per giovani ricercatori promettenti e sul punto di costituire un gruppo di ricerca adeguato (Starting grant). Wykowska ha deciso di spostare le sue attività di ricerca dall’Università Tecnica di Monaco (TUM) in Germania, dove lavorava, all’IIT di Genova, in modo da svolgere le sue ricerche direttamente sul robot umanoide iCub. Obiettivo del suo progetto è capire quale comportamento un robot dovrebbe avere per risultare, all’uomo, munito di intenzione e quindi più facile da coinvolgere nelle azioni. Una caratteristica, quindi, che sarà fondamentale nello sviluppo di robot “collaboratori”.

Nei suoi 10 anni di attività, l’Istituto Italiano di Tecnologia si è già aggiudicato 15 progetti ERC, su tematiche che spaziano dalle nanotecnologie alla robotica, dalla chimica alle scienze della vita, attirando talenti da altre istituzioni di ricerca e Paesi stranieri. I ricercatori di IIT che hanno ricevuto un finanziamento da parte di ERC sono: Cristina Becchio (Starting grant), Antonio Bicchi (Advanced grant), Mario Caironi (Starting grant), Laura Cancedda (Consolidator grant), Valentina Cauda (Starting grant, attualmente al Politecnico di Torino), Gianni Ciofani (Starting grant), Francesco De Angelis (Consolidator grant), Paolo Decuzzi (Consolidator grant, rientrato dagli Usa), Tommaso Fellin (Consolidator grant), Liberato Manna (Starting e Consolidator grant), Iwan Moreels (Starting grant), Teresa Pellegrino (Starting grant), Ferruccio Pisanello (Starting grant), Agnieszka Wykowska (Starting grant, in arrivo dalla Germania).

 

EUROPEAN RESEARCH COUNCIL

Lo European Research Council (ERC) è l’organismo dell’Unione europea che finanzia i ricercatori di eccellenza di qualsiasi età e nazionalità che intendono svolgere attività di ricerca di frontiera negli Stati membri dell’Unione Europea o nei paesi associati. Istituito nel 2007, l’ERC opera in autonomia garantita dalla Commissione Europea ed è composto da un Consiglio Scientifico che stabilisce la strategia di finanziamento, e da un’Agenzia Esecutiva che la implementa. I progetti sono finanziati sulla base delle idee progettuali presentate dai ricercatori, in qualsiasi campo della scienza, e sono valutati sulla base del solo criterio dell’eccellenza scientifica. L’obiettivo è quello di riconoscere le idee migliori e conferire status e visibilità alla ricerca di punta in Europa, attirando allo stesso tempo talenti dall’estero. Maggiori informazioni: https://erc.europa.eu/