Il debito pubblico degli Stati Uniti ha raggiunto livelli record, raggiungendo i 37 trilioni di dollari nel 2025, un aumento vertiginoso che pone seri interrogativi sulla sostenibilità economica del paese.
SPOILER: L’intero mercato è basato sulla fiducia, e se questa dovesse venire meno, allora anche gli USA potrebbero crollare.
PER CHI HA POCO TEMPO
Nel 2008 il debito pubblico degli Stati Uniti era intorno ai 10 trilioni di dollari.
Oggi siamo a quasi 37 trilioni. Più di tre volte tanto.
Le politiche economiche di Trump, lungi dall’affrontare la crisi del debito pubblico,caratterizzate da tagli fiscali massicci, aumenti di spesa e tariffe protezionistiche, l’hanno aggravata, portando il debito USA a livelli insostenibili.
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I tagli fiscali orientati a favore dei ricchi, le tariffe protezionistiche e la mancanza di una strategia coerente per ridurre il deficit hanno creato una tempesta perfetta, con conseguenze che peseranno sulle generazioni future. La narrativa dell’amministrazione, che promette una riduzione del debito attraverso la crescita economica, si scontra con le proiezioni di analisti indipendenti, che prevedono un aumento del debito fino a 50 trilioni entro il prossimo decennio. Per invertire questa rotta, è necessario un approccio più equilibrato, che combini riforme fiscali progressive, tagli mirati alla spesa non essenziale e investimenti strategici per stimolare la crescita senza sacrificare i servizi pubblici. Senza un cambio di direzione, le politiche di Trump rischiano di condurre gli Stati Uniti verso una crisi finanziaria senza precedenti, con ripercussioni globali.
PER CHI VUOLE APPROFONDIRE
Le politiche economiche di Donald Trump, in particolare durante il suo secondo mandato iniziato nel 2025, sono state segnate da decisioni controverse che hanno aggravato il debito pubblico statunitense. Il fulcro della sua strategia, il cosiddetto “One Big Beautiful Bill” (OBBB), è stato presentato come un piano per stimolare la crescita economica e ridurre il debito, ma le analisi indipendenti raccontano una storia diversa. Secondo il Penn Wharton Budget Model, l’OBBB aumenterà i deficit primari di 3,2 trilioni di dollari nei prossimi dieci anni, con un costo dinamico, includendo gli effetti economici, di 3,6 trilioni. Questo aumento è guidato principalmente dall’estensione e dall’espansione dei tagli fiscali del 2017 (Tax Cuts and Jobs Act), che riducono le entrate federali di circa 4,3 trilioni di dollari nel periodo 2025-2034, senza adeguati tagli alla spesa per compensarli.
USA: un debito pubblico che aumenta di 1,3 trilioni di dollari all’anno
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Un altro aspetto critico è la mancanza di controllo sulla spesa pubblica. Nonostante le promesse di ridurre la spesa “sprecona”, l’amministrazione Trump ha supervisionato un aumento del deficit annuale, che ha raggiunto il 4,6% del PIL nel 2019 e continua a crescere. La proposta di tagliare programmi come Medicaid e Social Security, pur essendo controversa, non è stata accompagnata da un piano credibile per ridurre il deficit strutturale. Al contrario, misure come i sussidi agli agricoltori colpiti dalla guerra commerciale hanno ulteriormente gonfiato la spesa. Il risultato è stato un aumento del debito di quasi 7,8 trilioni di dollari durante il primo mandato di Trump, un trend che si è aggravato nel 2025 con il superamento dei 37 trilioni.
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I rischi di queste politiche sono evidenti. L’aumento del debito pubblico sta spingendo i tassi di interesse sui titoli di Stato, con il rendimento dei Treasury a 10 anni che è passato dallo 0,5% nel 2020 al 4,3% nel 2025, rendendo il debito più costoso da rifinanziare. Questo fenomeno, unito alla perdita di fiducia degli investitori (evidenziata dal downgrade del rating di credito USA da parte di Moody’s nel 2025), minaccia la stabilità del dollaro come valuta di riserva globale. Inoltre, la crescita del debito limita la capacità del governo di rispondere a future crisi economiche, mentre l’aumento dei tassi di interesse si traduce in costi di prestito più alti per imprese e consumatori, rallentando la crescita economica e riducendo i salari reali del 3,4% nei prossimi 30 anni.
FONTI:
- Proiezioni a 50 trilioni: Lo studio del CBO The Long Term Budget Outook proietta un debito pubblico che potrebbe raggiungere i 50 trilioni entro il 2035, coerentemente con le stime di analisti indipendenti citate nel paragrafo. Ad esempio, il rapporto CBO indica che il debito potrebbe crescere “ben oltre qualsiasi livello precedentemente registrato” se le attuali politiche
- Lo studio dell’US Congress Usa (cbo.gov) dimostra come le politiche di riduzione delle entrate fiscali (come l’estensione del Tax Cuts and Jobs Act del 2017) contribuiscano a un aumento del deficit, con un impatto cumulativo di 3,2-3,6 trilioni di dollari in dieci anni, secondo il Penn Wharton Budget Model. Questo supporta l’affermazione che i tagli fiscali di Trump, orientati a favore dei ricchi, abbiano aggravato il debito.persistono.
- Tariffe protezionistiche: Sebbene il grafico non isoli direttamente l’impatto delle tariffe, il CBO nota che politiche come quelle di Trump (tariffe del 10-50% sulle importazioni) generano entrate limitate (circa 2,8 trilioni in dieci anni) ma aumentano l’inflazione e rallentano la crescita economica, riducendo il PIL del 6% a lungo termine. Questo contraddice la narrativa di Trump secondo cui la crescita economica compenserebbe il debito. Budgetmodel – Opb
- Tempesta perfetta e rischi globali: gli studi evidenziano l’aumento degli interessi sul debito (1,3 trilioni di dollari annui nel 2025), che limita gli investimenti pubblici e aumenta i costi di prestito, creando una “spirale di debito” che potrebbe innescare una crisi finanziaria, come suggerito da esperti come Michael Peterson del Peter G. Peterson Foundation.