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Covid, le previsioni del fisico Battiston: “Per giugno possibile un notevole miglioramento”

Il fisico Roberto Battiston


I tempi di quella che definiamo “normalità”, intesa per com’era fino al febbraio del 2020 non sembrano ancora imminenti.

La pandemia del Covid19, che ormai con le sue varianti si è trasformato in Covid20 e 21, corre ancora veloce, soprattutto in alcune nazioni, come India e Brasile.

Sono in molti, tra i virologi, a sottolineare che nonostante i vaccini i tempi sono ancora lunghi. Ma un miglioramento notevole dovrebbe riguardare già la seconda metà di quest’anno.  E a dirlo non sono i virologi, ma i numeri, e i modelli matematici che si basano su cifre, dati, e situazioni che cambiano e che sono cambiate tra la prima ondata dello scorso anno all’ultima, la terza, che ha riguardato Italia ed Europa dall’inizio del 2021.

E capita quindi che non solo virologi ed epidemiologi, ma anche un fisico che da sempre studia il cosmo, e le profondità dell’universo, e andando a caccia di materia ed energia oscura con l’apparato AMS-02 collocato sulla Stazione Spaziale Internazionale, possa trasferire i suoi studi su questo disastro planetario, tramite studi basati su precisi modelli matematici, i cui criteri sono basati sull’andamento di epidemie anche di cento anni  fa: “Fare delle previsioni accurate  è impossibile.  Ma stime con margini di incertezza si. Abbiamo modelli matematici disponibili da circa un secolo e su cui si basa l’analisi delle epidemie e delle pandemie.”.

Lo dice Roberto Battiston, che è un fisico, professore all’Università di Trento. È un ricercatore in astrofisica ed è stato per 4 anni e mezzo presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana.   Da quando è scoppiata la pandemia ha iniziato a seguire i dati  della pandemia in Italia e non solo, con risultati eccellenti nel corso della seconda ondata, lo scorso autunno.

Ancora una volta, come nel corso delle due precedenti ondate, siamo alle prese con numeri, statistiche e previsioni. E ora, alla vigilia delle aperture, scaglionate e valutate con molta attenzione alla sicurezza, il dibattito è aperto, in ambito politico e sanitario.

È stato corretto riaprire già a fine aprile, e ulteriormente a metà maggio?

“In questa ondata i calcoli cambiano” – spiega Battiston – “poiché in questa occasione c’è una novità che prima non esisteva, quella dei vaccini. È il ritmo di amministrazione del vaccino che determinerà l’andamento nelle prossime settimane”.

“Abbiamo superato la soglia dei 15.6 milioni di vaccinati in Italia, almeno con la prima dose.
Si tratta 
del 26degli italiani” – continua Battiston – “La situazione nazionale è in lento, ma progressivo miglioramento, considerando i  due indici principali. Innanzitutto l’indice Rt che è sceso sotto  0.9, ben  sotto la soglia critica di 1.  E poi l’incidenza dei contagi, che mostra una continua  discesa da un mese, sia pure lenta.”.

“Il numero di vaccinati aumenterà delle prossime settimane” – aggiunge il fisico trentino – “e questo ridurrà ulteriormente  l’indice di riproduzione Rt. Il mese di maggio sarà determinante, Al ritmo attuale vengono vaccinati l’1% di italiani ogni giorno e mezzo:in 15 giorni sono il 10% , in un mese il 20%. Considerando che almeno il 15di persone che sono protette in quanto hanno avuto la malattia e ne sono guarite, e che la velocità di vaccinazione dovrebbe crescere, per la fine di maggio potremmo superare il 50% di italiani protetti, in modo più o meno completo , dal Covid”.

I progressi  andranno valutati  a seconda dei territori

“Ogni regione continuerà ad avere un andamento diverso nei contagi” –  sottolinea – “e tutto andrà monitorato con la massima attenzione. Grazie ai vaccini  dovremmo essere in grado di gestire la pandemia fino al suo esaurimento a cavallo dell’estate, augurandosi che in questa fase critica, non si assista all’ arrivo di altre varianti”.

Quindi, i modelli ci  suggeriscono un’estate più tranquilla?

“È una possibilità concreta se continueremo a seguire le regole che abbiamo imparato a conoscere” – aggiunge – “Il piano vaccini è decisivo ma non andrà mai abbassata la guardia. Il pass vaccinale sarà molto utile per spostamenti e frequentazioni di luoghi al chiuso soprattutto a partire da giugno.  Siamo all’ultimo miglio per raggiungere  la normalità e non possiamo fallire proprio adesso”.

Antonio Lo Campo