Il cioccolato ha accompagnato l’uomo in molte avventure straordinarie, e tra queste non poteva mancare il viaggio nello spazio. Fin dai primi anni dell’esplorazione spaziale, gli astronauti hanno cercato di portare con sé cibi familiari che potessero offrire conforto durante le missioni lontano dalla Terra. Tra questi, il cioccolato si è guadagnato un posto speciale.
Negli anni Sessanta, quando i voli spaziali erano ancora brevi e sperimentali, il cibo era limitato a sostanze gelatinose o in pasta. Tuttavia, già allora si iniziò a testare la possibilità di includere piccoli cubetti di cioccolato o creme al cacao, in grado di fornire energia e allo stesso tempo un pizzico di piacere. Con le missioni Apollo, in particolare durante Apollo 15 nel 1971, il cioccolato divenne un alimento ufficiale a bordo. Gli astronauti portavano barrette confezionate in modo da non produrre briciole, evitando così problemi in assenza di gravità.
Negli anni Ottanta, con i voli dello Space Shuttle, la vita nello spazio divenne un po’ più comoda e variata. Fu allora che i celebri M&M’s, i confetti di cioccolato rivestiti di zucchero, entrarono stabilmente nel menù degli astronauti. La loro struttura li rendeva perfetti per l’ambiente spaziale: non si scioglievano facilmente e non lasciavano residui in giro. Questo piccolo lusso divenne presto un simbolo del legame tra vita quotidiana e avventura scientifica.
Oggi il cioccolato è una presenza costante sulla Stazione Spaziale Internazionale. Gli astronauti possono scegliere tra barrette, mousse o bevande al cacao, e molti lo considerano un importante alimento per il benessere psicologico. In un ambiente così isolato e lontano da ogni riferimento terrestre, il sapore del cioccolato rappresenta un momento di conforto, un ricordo di casa.
Nel 2019 la NASA ha anche condotto un esperimento singolare: per la prima volta, un impasto di biscotti con gocce di cioccolato è stato inviato sulla ISS per essere cotto nello spazio. L’esperimento, realizzato in collaborazione con la catena alberghiera DoubleTree by Hilton, ha segnato un passo simbolico verso la possibilità di cucinare davvero tra le stelle.
Il viaggio del cioccolato nello spazio non è solo una curiosità gastronomica, ma anche un segno della nostra umanità. Portare con sé un sapore così familiare significa ricordare che, anche tra i pianeti e le orbite lontane, gli astronauti restano profondamente legati alla Terra e ai piccoli piaceri che la vita offre.
Ecco una selezione di 10 spot commerciali in cui il tema dello spazio, dell’“outer space” o della metafora spaziale è stato utilizzato nello storytelling di marca. Per ciascuno trovi una breve descrizione e qualche spunto interessante.
1. Olay – “#MakeSpaceForWomen” (Super Bowl 2020)
In questo spot Olay utilizza l’ambientazione spaziale come metafora per “fare spazio alle donne” nei settori STEM. Una astronauta reale (Nicole Stott) e volti dello spettacolo entrano in una missione spaziale simbolica, con tute spaziali brandizzate. space.com+2adweek.com+2
L’uso dello spazio non è tecnico, ma evocativo: “lo spazio” diventa l’idea di frontiera, possibilità, rottura dei limiti.
2. Turkish Airlines – Spot spaziale (Super Bowl 2020)
Questo spot mette in parallelo il lancio spaziale (richiamando Saturn V e la missione Apollo 11) con il decollo di un volo di linea, usando lo spazio come simbolo di grandezza, scoperta, avventura. space.com+1
3. SodaStream – Spot con tema spaziale
4. Toshiba – “Space Chair” (2009)
Una poltrona viene lanciata fino all’orlo dello spazio con un pallone meteorologico per sottolineare il claim “Armchair viewing, redefined”. L’idea: vedere la TV di Toshiba è un’esperienza “quasi spaziale”. Wikipedia+1
5. Pepsi – Spot girato (in parte) nello spazio
Pepsi ha inviato una lattina nello spazio e rivendica di aver girato un commercial “in orbita” (o molto vicino) come parte della sua strategia di branding estremo. space.com+1
L’ambientazione spaziale è qui letterale, ma usata come certificato di “grandezza” per il marchio.
6. KFC – “Spacevertising” (2006)
KFC ha creato un’enorme immagine del «Colonel Sanders» che era visibile dallo spazio tramite immagini satellitari, un concetto che viene definito “spacevertising”. Condé Nast Traveler
In questo caso lo spazio entra come media/posizionamento: il messaggio è “siamo così grandi che siamo visibili dallo spazio”.
7. West – Logo in orbita (1992)
Il marchio West ha inviato il proprio logo su un razzo russo Proton in orbita come campagna pubblicitaria — uno dei primi esempi di “spazio” usato nel marketing. Orbital Today
8. Velcro – Spot “moon-themed”
Velcro ha realizzato uno spot ispirato al 50° anniversario dello sbarco sulla Luna, usando l’ambientazione lunare come elemento narrativo per celebrare il prodotto. TrendHunter.com
9. Walmart – Spot “famous visitors” spaziale (Super Bowl 2020)
Walmart ha utilizzato un setting spaziale in uno spot di grande diffusione: personaggi provenienti da “altra galassia” arrivano sulla Terra per fare la spesa da Walmart. Orbital Today+1
Qui lo spazio è usato come racconto di “trovarsi ovunque” e “essere globale”.
10. Specsavers – Campagna “quasi spaziale”
Specsavers ha lanciato in alto un orsetto (con occhiali) legato a palloni ad alta quota per simulare l’esperienza dello spazio / alta atmosfera — una campagna creativa che sfrutta la metafora dello spazio per comunicare visione e occhiali. Mytour.vn