C’è un nome che brilla nella nuova generazione di donne dell’innovazione: Jana Ehab Mohamed Salaheldin Mahmoud, 19 anni, nata ad Alessandria d’Egitto e oggi studentessa di Ingegneria Informatica al Politecnico di Torino. È lei la vincitrice della settima edizione di Amazon Women in Innovation, la borsa di studio che Amazon dedica alle giovani donne che sognano un futuro nelle STEM – Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica – e vogliono entrare da protagoniste nel mondo dell’innovazione e dell’economia digitale.
Questa iniziativa, lanciata da Amazon nel 2018 e oggi attiva in sette atenei italiani, offre molto più di un semplice contributo economico. Alle studentesse selezionate viene assegnata una borsa di 6.000 euro per l’anno accademico 2024/2025 (rinnovabile fino a tre anni), ma anche la possibilità di essere affiancate da una mentor Amazon, una manager dell’azienda che le guiderà con consigli concreti su come costruire un curriculum vincente, affrontare un colloquio, orientarsi nel mondo del lavoro e coltivare il proprio talento con fiducia.
La storia di Jana è quella di una giovane donna determinata, che ha lasciato la sua città natale meno di un anno fa per trasferirsi a Torino e inseguire il sogno di diventare ingegnera. In Egitto frequentava un liceo scientifico, dove è nata la sua passione per la tecnologia e il ragionamento logico. Arrivata in Italia, si è iscritta al Politecnico e ha scelto di studiare in inglese. Vive con il fratello maggiore, che le ha fatto da apripista, e non si è lasciata scoraggiare da ostacoli linguistici o culturali. Anzi, ha accolto ogni sfida come un’opportunità di crescita.
È proprio da una comunicazione del suo ateneo che ha scoperto la possibilità di candidarsi alla borsa Amazon. Non si aspettava nulla, ma ha deciso di provarci. La notizia della vittoria è arrivata come una sorpresa entusiasmante e carica di significato.
“Sono arrivata in Italia da meno di un anno per studiare Ingegneria Informatica. È una disciplina che sento mia da sempre: mi viene naturale. Quando ho ricevuto la comunicazione da parte del Politecnico di Torino sull’esistenza della borsa di studio Amazon Women in Innovation non mi aspettavo nulla, ma ho voluto provarci. Essere selezionata è stata una sorpresa bellissima. Voglio usare questo supporto per continuare a formarmi, migliorare il mio curriculum e magari trovare uno stage già dal prossimo anno – racconta Jana – Alle ragazze dico di non lasciarsi frenare dai numeri: in Egitto e in molti altri Paesi il rapporto donne/uomini non è pari, ma è proprio rompendo questi schemi che si possono cambiare le cose. Vorrei che aziende e istituzioni continuassero a impegnarsi per rendere più accessibile questo percorso alle donne, senza focalizzarsi solo sulle percentuali: dobbiamo guardare avanti, non indietro”.
Anche il Politecnico di Torino rinnova il proprio impegno nel promuovere l’equità di genere nelle discipline tecnico-scientifiche.
“La promozione dell’equità di genere nelle STEM (Science, Technology Engineering and Maths) è una precisa missione del Politecnico di Torino, che sostiene le giovani donne meritevoli nel loro percorso di formazione – sottolinea la professoressa Claudia De Giorgi, Vicerettrice per le Pari opportunità, l’Inclusività e la Qualità della vitadel Politecnico – offrendo loro una preparazione di eccellenza per incidere nel mondo del lavoro, nella ricerca e nella società. Da anni condividiamo questa missione con il progetto Amazon Women in Innovation, nella certezza che l’ingegnera è una risorsa a cui la società del futuro non può più rinunciare”.
Dal 2018 a oggi, il progetto Amazon Women in Innovation ha già premiato 33 giovani donne di talento, accompagnandole in un percorso che combina studio, orientamento e crescita personale. Oltre al Politecnico di Torino, aderiscono anche l’Università degli Studi di Cagliari, di Catania, di Napoli Federico II, di Palermo, di Roma Tor Vergata e il Politecnico di Milano. Ogni edizione rafforza un messaggio chiaro: il futuro dell’innovazione ha bisogno delle donne. E il presente inizia ora.