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Chi era Laura Bassi, protagonista oggi del Doodle di Google?

Doodle Google Laura Bassi

Google dedica un doodle a Laura Bassi, la prima donna laureata a Bologna – nell’università più antica d’Europa – nel 1732 in Biologia e Fisica, e la prima ad intraprendere una carriera accademica nel Vecchio Continente.

Così l’ateneo bolognese ricorda la studiosa sul suo sito:

“Laura Maria Caterina Bassi Verati – o Veratti (1711-1778) è la più illustre tra le donne salite in cattedra, nata a Bologna il 29 ottobre 1711.
Nel 1732, il Senato e l’Università di Bologna, dopo averle conferito una laurea in Filosofia, le assegnarono una cattedra universitaria per l’insegnamento della Fisica (allora denominata filosofia naturale), in tempi in cui le donne erano ovunque escluse dagli studi e dalle professioni intellettuali. Nello stesso anno fu cooptata come socia nell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna, un consesso fino ad allora solo maschile.

Laura Bassi condusse un’instancabile lotta per ottenere pari condizioni nell’insegnamento e percorse una carriera intellettuale e professionale nell’ambito di istituzioni pubbliche di ricerca e insegnamento in un periodo in cui, in Italia e nel mondo, le università e le accademie erano mondi senza donne.

I numerosi studi, che negli ultimi anni le sono stati dedicati, hanno messo in risalto l’importante ruolo da lei svolto nella diffusione in Italia della filosofia naturale newtoniana e delle ricerche, allora pionieristiche, sull’elettricità.

Brillante lettore di filosofia, nonostante avesse numerosi figli, continuò l’attività accademica e nel 1776 ebbe la cattedra di fisica sperimentale nell’Istituto delle Scienze fondato da Marsili.

Fu considerata dai contemporanei donna di eccezionale ingegno, egualmente versata in latino, logica, metafisica, filosofia naturale, algebra, geometria, greco, francese. Fu in contatto con i più importanti studiosi del suo tempo, da Volta a Voltaire, e illustri personaggi dell’epoca -di passaggio per Bologna – vollero conoscerla.

Le dissertazioni di Laura Bassi, conservate all’Accademia delle Scienze di Bologna (una di chimica, tredici di fisica, undici di idraulica, due di matematica, una di meccanica e una di tecnologia) rimangono a testimoniare il ruolo di questa studiosa nella discussione scientifica del suo tempo“.

Curiosità

Scrive l’editoriale di Telescope diretto da Lara Facco:

“Sul fatto che Elena Lucrezia Corner Piscopia (Venezia 1646 – Padova 1684) sia stata la prima donna a laurearsi al mondo molti nutrono dei dubbi, portando gli esempi di Bettisia Gozzadini, dottore in diritto canonico a Bologna nel 1236, o di Costanza Calenda, dottore in medicina a Napoli nel 1422. Ma in realtà, la cosa davvero interessante è che forse questi nomi li leggete qui per la prima volta.

Nell’articolo Quella storia senza donne di Mara Accettura, pubblicato su D di Repubblica lo scorso 10 aprile, troviamo però un po’ di conforto nello scoprire che esiste il progetto 100 Woman Missing in Schoolbooks che promuove una revisione dei testi scolastici che consenta agli studenti di avere accesso a una visione meno parziale della storia del mondo.

Alcuni studiosi, osservando la contemporaneità attraverso la lente dei corsi e ricorsi storici, ritengono che gli anni Venti di questo XXI secolo potrebbero assumere quelle stesse caratteristiche di cambiamento radicale, slancio creativo, innovazione tecnologica e sociale, che ebbero the roaring twenties, les années folles della radio, dei Surrealisti, del Jazz, dei Futuristi, di Coco Chanel e del Grande Gatsby”.

MAGARI.

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